Pensione. I “revocati” potrebbero non riceverla prima di dicembre

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Alla protesta dei pensionati forzati (revocati) si aggiunge la beffa di dover attendere i tempi utili alla lavorazione della pratica di pensione da parte dell’INPS. Per alcuni potrebbe volerci anche qualche mese.

Alla protesta dei pensionati forzati (revocati) si aggiunge la beffa di dover attendere i tempi utili alla lavorazione della pratica di pensione da parte dell’INPS. Per alcuni potrebbe volerci anche qualche mese.

La protesta dei revocati si allarga, grazie all’iniziativa di Mario Festa ([email protected])

Pensione. C’è chi va ma non vorrebbe e chi vuole ma non può (Quota 96)

I revocati sono i 2.5000 dipendenti della Pubblica Amministrazione che, avendo raggiunto i 65 anni di età e maturato il diritto alla pensione, avevano richiesto il trattenimento in servizio. Provvedimento revocato a fine luglio, o comunque entro ottobre Altri pensionamenti entro il 20° giorno dall’inizio delle lezioni (7 ottobre 2014) . Bisogna creare nuovi posti di lavoro.

Eppure tra i revocati c’è ancora chi non ha maturato i requisiti per una pensione decorosa, o chi dovrà attendere dicembre, per le lungaggini burocratiche dell’INPS, prima di ricevere l’emolumento.

La soluzione – afferma Mario Festa – c’è ancora: i Quota96 se ne vanno e i Revocati restano!

Tra i Revocati c’è gente che ha pochissimi contributi o problemi economici, perché non mandar via i Quota96 la maggioranza dei quali ha 40-41 anni di contributi ?

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