Partigiani scuola Pubblica, no a limitazioni sciopero

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comunicato PSP – I Partigiani della Scuola Pubblica sono solidali con le OO.SS. nel condannare le ulteriori limitazioni che il governo vuole imporre al diritto di sciopero.

Dopo aver impedito alle sigle minoritarie di fare assemblee in orario di servizio, oggi il DDL, che sarà ridiscusso a settembre, a firma di Pietro Ichino, senatore PD, vuole estendere questa limitazione a tutte le sigle, obbligando inoltre i lavoratori a dichiarare l’adesione agli scioperi entro 5 giorni dalla data fissata e impedendo di fatto alle sigle minoritarie di proclamarne. Si parla nella proposta addirittura di un referendum con cui la maggioranza dei lavoratori o una «coalizione sindacale minoritaria nell’azienda o nel settore», potrebbe dichiarare sciopero. Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento liberticida che vuole aprire un mercato del lavoro sempre più svalutato alle imprese e agli investitori stranieri da attrarre ancora una volta calpestando la dignità dei lavoratori, colpiti attraverso la loro voce più libera: quella dei sindacati di base e minoritari. Limitare il diritto di sciopero oggi è l’ennesimo attentato alla democrazia e al pluralismo che la contraddistingue, proprio perché stiamo attraversando una fase pericolosa di perdita di sovranità e di diritti che ci porterà ben presto a diventare una Repubblica delle banane. La politica del lavoro condotta da questo governo può contare sulla disoccupazione per abbattere il costo del lavoro in termini di salari e di diritti. Chi pensa che questo governo farà qualcosa per far crescere l’occupazione è in errore, infatti far aumentare la disoccupazione implica necessariamente abbassare salari e tagliare diritti come vuole la legge del capitale e un governo neoliberista non obbedisce che a questo principio. Vogliamo approfittare di questa occasione per fare un appello a tutte le OO.SS. di unità!!! È fondamentale oggi più che mai utilizzare lo strumento dello sciopero in maniera seria e responsabile, facendo convergere sotto la stessa data e con la stessa piattaforma rivendicativa più sigle. Se si lavorasse insieme per un blocco compatto di un intero settore per volta, si riuscirebbe a capovolgere diverse situazioni. La politica dei Capponi di Renzo, in questo caso di Renzi, condotta finora dai sindacati alla cui unità invano abbiamo fatto appello più volte, oggi mostra tutti i suoi risvolti negativi. Il voto sul DDL è slittato a settembre.Aderiremo a qualsiasi forma di protesta le OO.SS. vogliano mettere in atto prima della discussione della proposta . Auspichiamo finalmente di trovarci in un fronte unitario e compatto, perché stavolta nessuna parte in causa può dirsi al sicuro, se veramente a stare a cuore sono i diritti dei lavoratori .

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