Organico potenziato, “mi usano come cameriera”

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Ancora una mail da parte di una nostra utente che ci racconta la sua pessima esperienza come docente “potenziatrice”.

Ho aspettato fino ad adesso per dire la mia sul potenziamento. A più di un mese dall’inizio della scuola posso dire di essere una docente scontenta, umiliata e priva di qualsiasi motivazione ad andare avanti. Lasciando perdere gli errori di mobilità e il fatto che mi ritrovo non solo lontana da casa ma anche dalla città del nord nella quale lavoravo da diversi anni, quest’anno mi ritrovo a fare la potenziatrice di arte e immagine alle medie. Ad inizio anno il dirigente ci ha tenuto a precisare che la mia presenza a scuola era dovuta ad un errore (perché lui non aveva richiesto arte) e che fra tre anni la 107 sarebbe entrata a regime ed io sicuro non avrei fatto parte dell’organico della scuola: bell’inizio non c’è che dire… chiedo ai colleghi e mentre i più sinceri mi hanno subito detto di stare attenta perché alla collega dell’anno scorso avevano fatto fare ore e ore di supplenza e qualche progetto senza capo né coda, la vicepreside ci tiene  precisare che non sarà così e che non saranno solo supplenze. Adesso posso dirvi che mentiva e spudoratamente. Non ho passato giorno senza andare in una classe, senza sapere quasi chi sostituivo e perché, senza sapere cosa fare perché i ragazzi non hanno materiali.

Durante le ore buca alcuni colleghi si prendevano la briga di venire a dirmi che dovevo andare in classe a coprirli mentre loro andavano non so dove…tipo cameriera, si, con tutto il rispetto per le cameriere. Già oggi non ce la faccio più. Gridando ogni giorno ho perso al voce, la mattina mi sveglio e non ho entusiasmo. I ragazzini sanno che io non valgo molto poiché non ho un mio programma, non metto voti, non interrogo e non posso programmare verifiche…perché dovrebbero darmi retta? Mi rispondono male e devo urlare per tutta l’ora. Oggi altre 4 ore di supplenza sebbene abbia chiesto al dirigente di non superare almeno la soglia delle 9 ore di supplenza a settimana, ma la sua risposta è stata che non dovevo assolutamente parlare con lui (neanche dei progetti) ma con la vicepreside (che mi sorride facendo spallucce ma poi mi fa capire che questo è e sarà). Riassumendo, di quello che faccio e dei progetti al dirigente non importa e neanche mi da ‘udienza’. La mia giornata inizia andando a cercare il libro blu delle supplenze. E’ utile tutto ciò?

Inviaci la tua esperienza [email protected] Anonimato se richiesto

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