Organici Puglia, Uil: Miur renda noti dati alunni altre regioni, altrimenti mobilitazione

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comunicato Uil Puglia – “Se non lo farà la Regione Puglia, siamo pronti ad effettuare un accesso civico presso il MIUR per ottenere i dati degli alunni delle altre Regioni. Non accetteremo passivamente il budget di posti assegnati alla Puglia”.

Lo ha dichiarato Gianni Verga, Segretario generale della UIL Scuola Puglia, a margine dell’incontro tra i sindacati e l’Ufficio Scolastico Regionale per la prescritta informativa sugli organici dei docenti del prossimo anno scolastico.

“Secondo i calcoli effettuati dal nostro ufficio studi – spiega Verga – i numeri sui quali andremo a ragionare sono rappresentati da un totale di 58.204 unità di organico. Di questi, al netto dei posti da destinare ai Licei Musicali (136), 1.691 posti comuni e 809 posti di sostegno saranno destinati alla mobilità e alle immissioni in ruolo, secondo le percentuali definite dal contratto. Pertanto, continua Verga, alla mobilità territoriale e alle assunzioni da GAE e concorso andranno, rispettivamente, 507 posti  comuni e 243 posti di sostegno, mentre alla mobilità professionale 169 comuni e 81 sostegno. Ecco perché – chiosa il Segretario della UIL Scuola, come già fatto nei giorni scorsi con i rappresentanti della Regione Puglia, assessore in testa, anche oggi abbiamo ribadito che il budget assegnato alla nostra regione è solo un contentino, un punto di partenza, sul quale abbiamo l’obbligo di non abbassare la guardia, ma di costruire un sistema scuola efficiente, sia dal punto di vista dell’organico, che strutturale”.

“I dati di cui il MIUR avrebbe dovuto tener conto – prosegue Verga – rispetto ad altre regioni, contano per la Puglia, la presenza di centinaia di sentenze per i diplomati magistrale, numerose sentenze per gli errori dell’algoritmo (circa 150), una media alunni/classe ancora sbilanciata rispetto ad altre regioni, l’assegnazione di un numero di posti comuni molto esiguo, 8.000 docenti precari (GAE + concorso) e oltre 3.000 docenti trasferiti al nord. Il calo delle iscrizioni non può essere una variabile applicabile solo alla Puglia, in quanto riguarda anche altre regioni che, invece, hanno ricevuto, dati alla mano, molto più di noi. Sta di fatto che per alcune classi di concorso, i pensionamenti dovranno assorbire gli esuberi e per queste non ci saranno né immissioni in ruolo e né rientro nella propria terra. Tuttavia, la penalizzazione della scuola pugliese non riguarda solo il corpo docente. Da mesi denunciamo le carenze di personale ATA e i disagi con i quali sono costretti a convivere i dirigenti scolastici che operano nella nostra regione. Ecco perché, già dalla settimana prossima – annuncia Verga – partiremo anche con la protesta dei presidi. Il sistema scolastico della Puglia ha bisogno di puntare al futuro, di invertire la rotta, prima che sia troppo tardi”.

Ufficio Stampa UIL

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