Occupazione, studenti puniti in massa con multe e sospensioni

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L’articolo 4 comma 3 dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse così recita:  “La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni…”

La suddetta disposizione sembrerebbe non applicarsi al Liceo “Pitagora di Rende”, dove gli studenti, come apprendiamo su quicosenza.it, sono stati puniti con multe  e sospensioni dalle lezioni a causa dell’occupazione.

Il motivo, che ha condotto, gli allievi ad occupare l’istituto è scaturito dal fatto che il dirigente, in seguito al ritrovamento di creolina nei locali della scuola non ha voluto sopsendere le lezioni.

Gli studenti del Pitagora e i loro  genitori in una nota hanno scritto “Con riferimento ai tre giorni di occupazione del Liceo Pitagora nel periodo 3-7 novembre, la professoressa Elisa Policicchio, dirigente dell’Istituto, ha stabilito con una circolare i provvedimenti disciplinari “che i Consigli di Classe, negli scrutini fissati dal 12 al 20 dicembre 2016, dovranno comminare agli studenti che si sono assentati anche per un solo giorno”. Le sanzioni previste sono le seguenti: “a) gli studenti, che si sono assentati ingiustificatamente per un solo giorno, saranno sospesi per 3 giorni e dovranno versare un contributo di € 70,00 (settanta); b) gli studenti, che si sono assentati ingiustificatamente per due giorni, saranno sospesi per 5 giorni e dovranno versare un contributo di € 140,00 (centoquaranta); c) gli studenti, che si sono assentati ingiustificatamente per tre giorni, saranno sospesi per 15 giorni e dovranno versare un contributo di € 450,00 (quattrocentocinquanta)”. I contributi sono richiesti a fronte dei danni che sarebbero stati causati nel corso dell’occupazione.

Il dirigente difende le decisioni assunte, in quanto si tratta di delibere di organi collegiali, i cui verbali però non sono stati resi pubblici.

A prescindere dalle decisioni degli organi collegiali, non si può certo attribuire punizioni di massa, in quanto non si sono individuati i responsabili dei danni, come detta il summenzionato articolo dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse.

Qui l’articolo di quicosenza.it

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