Obbligo vaccini legge anche in Australia, sono 13 per iscrizione all’asilo e infanzia
In tre stati australiani i bimbi non vaccinati non potranno andare al nido e alla materna.
L’ultimo a introdurre il bando, chiamato ‘no jab, no play’ (niente iniezione, niente gioco), è stato il governo del South Australia, che si è aggiunto a Victoria e New South Wales. Come riporta il New York Times, la legge prevede multe fino a 30mila dollari australiani (circa 21mila euro) anche per le scuole che ammettono bambini non immunizzati.
Negli altri stati australiani le scuole possono rifiutarsi di accogliere bambini non vaccinati, a tempo indeterminato o durante epidemie. Nel 2016 il governo federale ha invece introdotto un’altra politica, ‘no jab no pay’ (niente iniezione, niente pagamento), che prevede che i genitori ‘no vax’ non possano accedere o possano accedere in misura ridotta agli assegni familiari.
Le vaccinazioni obbligatorie sono 13: il morbillo, la parotite, la rosolia, la varicella, il tipo meningococcico C, l’epatite B, il rotavirus, la difterite, il tetano, la tosse, la poliomielite, l’infezione pneumococcica e il tipo B di influenza haemofilo.
Forte l’opposizione dei cosiddetti “no Vax” che hanno organizzato su tutto il territorio australiano visioni in segreto del film realizzato nel 2016 dal titolo “Vaxxed” che con stile giornalistico investigativo indaga sugli effetti dei vaccini sulla salute dei bambini.
Sotto accusa, in particolare, il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e il suo presunto collegamento con l’autismo.
Il dottor Michael Gannon, presidente dell’Associazione medica australiana, ha riconosciuto i rischi a distanza della vaccinazione, ma ha spiegato come i benefici sono superiori.
Come riporta adelaidenow.com.au, il dottor Michael Gannon ha così risposto: “Prendi l’esempio del morbillo. E’ 10.000 volte più probabile che il cervello sia danneggiato dal morbillo rispetto alla sua vaccinazione”.
