Velocizzare concorso a cattedra, docenti italiani 6 anni più anziani rispetto a media OCSE. Iniziamo da Quota 96

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red – Nell’ambito dei 33 paesi dell’OCSE-TALIS l’Italia detiene il primato della classe insegnante più anziana (6 anni in più rispetto alla media TALIS). Una particolarità che non è vista come una cosa necessariamente negativa. Centemero "Necessaria riforma reclutamento".

red – Nell’ambito dei 33 paesi dell’OCSE-TALIS l’Italia detiene il primato della classe insegnante più anziana (6 anni in più rispetto alla media TALIS). Una particolarità che non è vista come una cosa necessariamente negativa. Centemero "Necessaria riforma reclutamento".

Infatti, afferma  l’OCSE, alla maggiore anzianità media fa da contrappeso un maggior patrimonio di esperienza professionale. Gli insegnanti italiani hanno in media 20 anni di esperienza di insegnamento.

Ma d’altro canto, sorge anche la necessità di rinnovare la classe docente. Almeno di questo avviso pare il Ministro, che durante il convegno Treellle sulle scuole non statali svoltosi oggi a Roma, ha affermato, commentando i dati dell’OCSE: "Dobbiamo velocizzare al massimo i tempi del concorso per i docenti della scuola".

Il cenno rivolto ai Quota96 bloccati dalla riforma Fornero non poteva mancare, affermando di star lavorando per cercare le risorse necessarie per mandarli in pensione.

Sulla questione è intervenuta anche la responsabile scuola di Forza Italia, Centemero, che, in perfetta sintonia con la Giannini, ha così commentato:

"L’OCSE conferma che la scuola italiana è vecchia quanto ad età degli insegnanti e scarsa nella capacità di valorizzare la professionalità dei docenti. Di fronte a questi dati, dobbiamo porci due domande: di chi è la responsabilità? E come mai i sindacati continuano a voler mantenere l’attuale sistema di reclutamento con graduatorie ad esaurimento che hanno creato solo precariato? E’ necessario introdurre un nuovo modello di formazione e di assunzione dei docenti, con concorsi biennali sui posti effettivamente disponibili, così da evitare la creazione di graduatorie, con uno stretto collegamento al territorio e con la possibilità per le scuole di scegliere i docenti in base alle competenze, alla formazione e alle esperienze maturate".

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