Vacca (M5S): non vedo scongiurato possibile aumento orario lavoro, aspettiamoci nuovi tagli a scuola. Più risorse è bluff

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Aver posticipato a novembre le assunzioni dell’organico potenziato farà risparmiare al Miur una bella sommetta, ma l’anno prossimo non si scappa, gli stipendi andranno pagati tutti i mesi.

Aver posticipato a novembre le assunzioni dell’organico potenziato farà risparmiare al Miur una bella sommetta, ma l’anno prossimo non si scappa, gli stipendi andranno pagati tutti i mesi.

Gianluca Vacca, deputato del Movimento 5 Stelle, è pronto a mettere il carro davanti ai buoi: l’entrata a regime dei nuovi organici (mai contabilizzati prima) potrebbe intaccare gravemente il bilancio del Ministero, causando così nuovi tagli.

Sui finanziamenti alla scuola sembra che ci sia una guerra di cifre: da un lato il Miur la scorsa settimana ha annunciato uno stanziamento di 93 milioni di euro, 40 in più rispetto allo scorso anno, mentre il suo partito ha parlato di tagli per quasi un miliardo e mezzo.

“Per farci un’idea veramente chiara sulle cifre dovremo aspettare di avere tra le mani la manovra di bilancio che arriverà a breve, solo in questo modo potremo fare un paragone con lo scorso anno. Noi abbiamo sostenuto che il miliardo della Buona Scuola è stato in realtà finanziato con tagli a università e ricerca e non con risorse aggiuntive. I soldi in più sbandierati dal ministro Giannini sono quelli destinati al Fis (fondo di istituto) nel bilancio per l’anno scolastico 2014/2015 (quasi 180 milioni). In realtà è un ripristino di fondi dello scorso anno, mentre il miliardo della buona scuola, lo voglio ripetere, è finanziato dai tagli contenuti nella legge di stabilità (tagli di 2000 posti Ata, per esempio)”.

In un post di qualche tempo fa comparso sul suo blog scriveva “Tagli alla ricerca per 120 milioni, 200 milioni all'università, stipendi dei docenti sempre più da fame a causa del blocco dei rinnovi e degli scatti (circa 350 milioni in meno), in attesa della riforma paventata da Renzi che ridurrà ulteriormente tutte le retribuzioni dei docenti di svariate migliaia di euro”. A che cosa si riferiva parlando dei tagli alle retribuzioni dei docenti?

“Questi 350 milioni in meno sono l’unica voce non contabilizzata – essendo il contratto bloccato da diversi anni – mi basavo sul calcolo fatto da un sindacato. Per quanto riguarda i tagli agli stipendi, mi riferivo sicuramente al timore che attraverso le deleghe si potessero aumentare le ore di lavoro a parità di retribuzione”.

Un timore che adesso non ha più?

“E come dirlo? Stanno facendo quello che vogliono e le deleghe sono uno strumento pericolosissimo. Probabilmente in questo momento le urgenze sono altre, visto che non sanno se nominare o no i supplenti, da quali graduatorie chiamarli, se utilizzare i docenti dell’organico potenziato”.

Ecco, per quanto riguarda l’organico potenziato, le risorse per finanziarlo non sono chiaramente mai state contabilizzate. L’anno prossimo potrebbero crearsi dei problemi secondo lei?

“Per quest’anno le uscite per finanziare i 55mila docenti dell’organico erano calcolate a partire da settembre, quindi per quattro mesi. Adesso, visto che i docenti in più verranno assunti da novembre, il Miur si troverà ad aver risparmiato un considerevole somma di denaro. Denaro che aumenterebbe ancora se le assunzioni venissero fatte a fine dicembre. Queste manovre vanno bene per quest’anno, ma l’anno prossimo i nodi verranno al pettine e abbiamo seri dubbi sulla capacità di reperire i fondi che serviranno per pagare gli stipendi ai docenti degli organici aggiuntivi senza che questo si traduca in tagli ai servizi dei cittadini”.

Quindi teme che non abbiano fatto bene i conti?

“Intanto temo che il più grande piano assunzionale della storia si risolva in poco più di 80mila nuove assunzioni. Quest’anno, con le chiamate fatte così in ritardo, ci sarà un risparmio, ma già a partire dal prossimo le cose potrebbero andare diversamente e il bilancio del Miur potrebbe essere intaccato da ulteriori nuovi tagli”. 

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