Commissione Cultura stabilisce modalità attribuzione docenti ad organico di autonomia, dal 2016/17

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Ieri sera la Commissione Cultura ha lavorato fino alle 22, proseguendo l'esame del provvedimento con il voto degli emendamenti all'articolo 6.

Ieri sera la Commissione Cultura ha lavorato fino alle 22, proseguendo l'esame del provvedimento con il voto degli emendamenti all'articolo 6.

Organico di autonomia con cadenza triennale dal 2016/2017: Commissione Cultura stabilisce come attribuire i docenti.

A partire dall'anno scolastico 2016-2017, con cadenza triennale, è determinato l'organico dell'autonomia su base regionale. È questa la nuova formulazione dell'articolo 6 del ddl Scuola così come modificato da un emendamento Pd, riformulato dalla relatrice, Maria Coscia (Pd). La modifica è stata approvata dalla commissione Cultura alla Camera.

Il testo originario del provvedimento non fissava una data per l'avvio dell'organico regionale.

Uno dei più importanti emendamenti approvati riguarda l'attribuzione dei docenti all'organico dell'autonomia. Esso stabilisce che il riparto dei docenti tra le regioni sarà effettuato per i posti comuni sulla base del numero delle classi, per i posti del potenziamento invece, sulla base del numero degli alunni.

Con l'istituzione dell'organico dell'autonomia inoltre, la ripartizione dei docenti dovrà anche tener conto del "fabbisogno" per progetti e convenzioni "di particolare rilevanza didattica e culturale"o "per progetti di valore nazionale".

Coscia (PD): testo migliorato con modifiche

"L'autonomia delle scuole deve diventare una realtà. Su questo obiettivo si sta basando il nostro lavoro in commissione Cultura alla Camera sul disegno di legge, già migliorato su aspetti fondamentali che vanno incontro alle richieste del mondo della scuola. Lavoro che continuerà nei prossimi giorni e che dimostra come siamo aperti a un confronto con critiche e osservazione che però a questo punto si devono misurare con il testo reale così come modificato e non su aspetti che sono stati superati". Lo dichiara Maria Coscia, capogruppo Pd in commissione Cultura.

"In questo quadro abbiamo corretto il testo – aggiunge Coscia – recuperando una maggiore funzione degli organi collegiali insieme al ruolo del dirigente scolastico: il piano triennale dell'offerta formativa con aggiornamenti annuali, per esempio, dovrà essere approvato dagli organi collegiali che comprendono docenti, genitori e studenti. L'autonomia scolastica – come viene chiarito al di là di ogni dubbio dalla nuova formulazione – diventa uno strumento per innalzare le competenze degli studenti, combattere la dispersione, garantire partecipazione, innovazione e opportunità di successo formativo, solo per fare alcuni esempi".

"Gli articoli 3 e 4, già approvati – prosegue la deputata Pd – consentono agli studenti di ampliare conoscenze e saperi con la possibilità di scegliere nuove materie accanto a quelle fondamentali e di fare esperienze sul modello dell'apprendistato all'interno di aziende di ogni settore (comprese quelle culturali o sanitarie). L'articolo 5 che stiamo per affrontare si occupa finalmente in modo profondo del tema dell'innovazione digitale".

"Insomma – conclude – si tratta di un lavoro che migliora il testo e su cui vorremmo si concentrasse il confronto, misurandoci però con quello che in concreto stiamo facendo"

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