TFA secondo ciclo Piemonte: meno posti rispetto al bando. Concomitanza con i PAS

Di Lalla
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Il direttore del CIFIS Piemonte spiega le motivazioni per cui il Senato Accademico ha deliberato per il TFA 2014 un’offerta formativa inferiore rispetto a quella programmata dal Miur. Vi è il contestuale svolgimento del PAS.

Il direttore del CIFIS Piemonte spiega le motivazioni per cui il Senato Accademico ha deliberato per il TFA 2014 un’offerta formativa inferiore rispetto a quella programmata dal Miur. Vi è il contestuale svolgimento del PAS.

Attivazione Corsi di Tirocinio Formativo Attivo A.A. 2014-2015: chiarimenti.

In riferimento alle critiche che sono state rivolte agli Atenei circa l’attivazione dei percorsi di TFA (Tirocinio formativo attivo) a.a. 2014-2015, in particolare per quanto riguarda la mancata corrispondenza tra i posti previsti per il Piemonte dal DM 312/2014 e le disponibilità inserite nella banca dati delle classi di abilitazione, a nome del Centro Interateneo di Interesse Regionale per la Formazione degli Insegnanti Secondari (CIFIS), riteniamo doverose alcune puntualizzazioni.

Premesso che il CIFIS si rende pienamente conto della delicatezza sul piano sociale della situazione ed è disponibile a discutere rispetto a qualsiasi ipotesi o proposta che – in modo serio e non lesivo della qualità e dell’alto livello didattico/scientifico che i corsi del TFA debbono garantire – si impegni a risolvere le criticità segnalate, intendiamo precisare quanto segue:

– A partire dal 16.05.2014, il MIUR ha pubblicato una serie di decreti relativi all’attivazione dei percorsi di TFA indicando tabelle con numeri di "posti disponibili" in un allegato dal titolo "TFA – fabbisogno posti". Ora appare
singolare il confronto dei dati inseriti nei suddetti decreti con il fabbisogno inviato per il primo ciclo TFA, in cui i posti erano estremamente ridotti tanto che, a fronte della proposta di attivazione avanzata dal CIFIS, il MIUR ha autorizzato solo la metà dei posti indicati per il I grado (130 contro la disponibilità CIFIS ad attivare 295 posti, con, fra l’altro, la totale eliminazione di due tra le classi proposte).

– Il MIUR, su insistenze della CRUI, che riteneva opportuno informare i candidati sull’offerta formativa delle Università, ha stabilito, con nota del 20.06, i termini per indicare classi e numeri nella banca dati dal 23 giugno al
10 luglio 2014. Se ne deduce in tutta evidenza che a ciascun Ateneo era offerta la possibilità di indicare le proprie disponibilità in piena autonomia. Anche l’USR-Piemonte, in data 30.06, ha invitato le Università consorziate
nel CIFIS a presentare la candidatura per l’attivazione delle classi.

– La scelta circa la non attivazione di alcune classi è stata anche determinata dalla considerazione che attraverso i PAS si abiliterà un elevato numero di docenti che, pur essendo corsi differenti soprattutto per il numero di CFU e con un’attribuzione di punteggio inferiore al TFA, portano al conseguimento di uno stesso titolo, ovvero l’abilitazione all’insegnamento in una determinata classe di concorso.

Come la normativa prescrive, all’Università è delegato il compito di organizzare corsi per la formazione degli insegnanti al fine di perseguire gli obiettivi definiti dall’art.2 del DM 249/2010, ovvero una formazione "finalizzata a qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso l’acquisizione delle competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali necessarie a far raggiungere agli allievi i risultati di
apprendimento previsti dall’ordinamento vigente".

I numeri proposti e l’offerta corsi TFA 2014, molto più ampia dello scorso ciclo TFA (come ha anche riconosciuto in sede di CoReCo la dott. Maria Tirelli in rappresentanza dell’USR) costituiscono uno sforzo non indifferente per i nostri Atenei e sono il massimo della disponibilità possibile se davvero s’intende predisporre una pianificazione delle attività didattiche seria, responsabile e idonea al fine del raggiungimento degli obiettivi succitati in conformità a quanto richiesto nell’art.2 del DM 249/2010. Il CIFIS e le Università in esso consorziate non intendono recedere dall’impegno ad assicurare ai corsisti una formazione di alto profilo professionale, garantita da docenti universitari di lunga e specifica esperienza e preparazione, e sono fermamente intenzionati a mantenere gli standard di eccellenza dei corsi per la formazione degli insegnanti, attivati presso le Università piemontesi da ormai quindici anni e costantemente rispettati nel passaggio dalla SSIS al TFA ai PAS e al nuovo TFA

Le Università vedranno quest’anno il singolare sovrapporsi alla normale didattica di I, II e III livello l’impegno per il secondo anno dei PAS e per il nuovo TFA. L’avvio di quest’ultimo è intervenuto a programmazione già compiuta sia della didattica per l’anno accademico 2014/2015 sia del secondo anno PAS: donde l’enorme difficoltà, non solo del reperimento spazi, che per quanto riguarda le aule può comunque essere risolto come sempre è avvenuto attraverso l’affitto di locali esterni agli Atenei (ovviamente con un dispendio considerevole di risorse economiche e con maggior problematicità laddove si tratti di reperire aule specificamente attrezzate e laboratori), ma soprattutto di trovare un numero adeguato di docenti disponibili a farsi carico di un ulteriore impegno didattico, particolarmente complesso e faticoso e poco gratificante sia sul piano economico sia su quello curriculare (è noto che i meccanismi concorsuali e di carriera universitaria "premiano" principalmente le attività di ricerca e non quelle legate alla didattica, pertanto i docenti che debbono dedicarsi prevalentemente alle prime si trovano in grave difficoltà ad ampliare impegni didattici già normalmente assai gravosi).

Ciononostante – dobbiamo ribadire – si è fatto il possibile per inserire nel calendario già fittissimo di impegni didattici un numero comunque elevato di corsi e di posti disponibili per il TFA 2014/2015, e nell’assicurare docenze di elevatissima competenza, esperienza e professionalità. Si è inoltre pervenuti ad accordi e convenzioni fra il CIFIS e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica presenti sul territorio al fine di attivare alcune specifiche classi di concorso.

In sostanza le Università (che, sia chiaro, da tale attività loro imposta non traggono profitti se non in una misura irrilevante e non certo tale da compensare i costi diretti e indiretti indotti) hanno compiuto anche più del massimo sforzo possibile.

Il CIFIS riafferma comunque la piena disponibilità a studiare e individuare con l’USR eventuali soluzioni che possano compensare le mancate attivazioni o incrementare numeri e disponibilità di posti. Resta comunque il fatto che, se indubbiamente la mancata corrispondenza tra i posti previsti per il Piemonte dal DM 312/2014 e le disponibilità inserite dal CIFIS rappresenta un motivo di disagio sociale, ancor più grave sarebbe nei confronti della società, della scuola e dell’università italiana proporre corsi di formazione ai fini dell’abilitazione all’insegnamento di basso profilo e di dubbia serietà con le ricadute negative a cascata che ciò determinerebbe: formazione insegnanti approssimativa e superficiale, modesta e inadeguata professionalità degli abilitati, danno per gli allievi che con tali insegnanti si troveranno a confrontarsi, preparazione carente degli studenti alla fine dei cicli scolastici.

Un danno sociale a nostro avviso tanto più grave in un momento in cui il nostro paese è alla disperata ricerca non solo di una classe dirigente preparata e attrezzata alle sfide complesse di una ‘modernità’ in crisi per carenza di innovazione e per incapacità di ripensarsi e ristrutturarsi adeguatamente in proiezione futura, ma anche e soprattutto di elevare il livello medio generale di istruzione, di ampliamento e modernizzazione dei saperi, di competenza professionale, di flessibilità critica.

IL DIRETTORE CIFIS
Prof. Sergio RODA

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