Taglio alle supplenze già nel prossimo Decreto? Ipotesi possibile, lo conferma il Sole 24 ore

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redazione – Quella del taglio delle supplenze è una notizia mai smentita dai rappresentanti del Governo dopo le dichiarazioni di Reggi a Repubblica, anzi. Essa è una misura che è stata adottata in Trentino, in occasione del rinnovo del contratto provinciale.

redazione – Quella del taglio delle supplenze è una notizia mai smentita dai rappresentanti del Governo dopo le dichiarazioni di Reggi a Repubblica, anzi. Essa è una misura che è stata adottata in Trentino, in occasione del rinnovo del contratto provinciale.

E’ scritto in un articolo del Sole 24 Ore del 6 agosto 2014 che nella bozza del Decreto in discussione e che sarà reso pubblico a fine agosto si ipotizza una misura ad hoc per le supplenze. Citiamo il passo "Sul fronte precariato, invece, nelle bozze del Miur per ora è ipotizzata una misura per ridurre drasticamente le supplenze di un solo giorno, massimo di una settimana, utilizzando personale di ruolo."

Non si tratta certo di una novità per i più attenti lettori di OrizzonteScuola, dato che ne avevamo dato notizia immediatamente dopo le dichiarazioni di Reggi a Repubblica.it.

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La proposta del Sottosegretario, al tempo, era l’utilizzo delle 36 ore lavorative settimanali per i docenti anche al fine di coprire le supplenze brevi.

conferma è poi giunta dallo stesso Sottosegretario durante il suo intervento a Radio Anch’Io del 7 luglio, quando affermava che per coprire le supplenze bisognerà "usare gli insegnanti di ruolo. Il gruppo degli insegnanti dell organico funzionale dovrà prendersi carico anche delle supplenze brevissime". Affidarle ai precari "non porta valore aggiunto, non si incardinano in un progetto educativo, ma col sistema mordi e fuggui dei supplenti."

Tra le ipotesi in cantiere al MIUR, qualche giorno dopo la notizia, veniva data quella della banca del tempo, con i docenti che mettono a disposizione delle ore che possono essere utilizzate dalle scuole in base alle esigenze legate all’offerta formativa. Risparmio preventivato: 800mln di euro.

Subito dopo, pubblicavamo un articolo prendendo ad esempio l’esperienza di Bolzano e del contratto per la Formazione professionale, dove il calcolo delle ore degli insegnanti non avviene tramite tetto settimanale, ma monte ore annuale e i giorni in cui non si insegna confluiscono nella banca del tempo, utilizzata per attività didattiche e supplenze.

Trentino che diventa laboratorio, oltre l’inaspettato. Infatti, giorno 7 luglio è stato firmato il contratto provinciale riguardante la scuola primaria e secondaria e nel quale viene chiesto ai docenti di lavorare 40 ore aggiuntive con 30 dedicate agli studenti e 15 per le supplenze brevi. Ovviamente a stipendio invariato. 40 ore di lavoro in più e stop a supplenze brevi? Chiariamo, è già realtà

Ricordiamo che il contratto non è stato accettato soltanto da Gilda e UIL e che è già operativo per il prossimo anno scolastico per il Trentino.

Adesso conferme anche dal Sole 24 Ore, anche se col condizionale, nel prossimo Decreto potrebbe esserci il taglio delle supplenze. Sono tempi duri per i precari brevi.

 

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