Precari storici ancora in GaE rischiano di non avere neanche supplenza. Lettera ad Emiliano, presidente Puglia

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Egregio presidente, è una precaria storica della provincia di Bari che scrive, una dei dissidenti che, la scorsa estate, non si è piegata al ricatto del governo che le offriva un ruolo in una regione diversa dalla sua, senza darle la possibilità di scegliere.

Egregio presidente, è una precaria storica della provincia di Bari che scrive, una dei dissidenti che, la scorsa estate, non si è piegata al ricatto del governo che le offriva un ruolo in una regione diversa dalla sua, senza darle la possibilità di scegliere. Sa benissimo come sono andate le cose e non sto a ricordarle nulla che non conosca già. Il problema è che anche la Regione si è mossa in tutela dei sacrosanti diritti di coloro che erano obbligati a partire, ma nessuno ha fatto nulla per noi rimasti in graduatoria. Perché nessuna menzione si fa e altrettanto nulla si fa in tutela di chi è rimasto nelle GAE, dopo aver acquisito il diritto al lavoro, almeno annuale?

Di tutti i posti destinati alle supplenze, nulla è riservato a noi… forse qualche briciola! E’ giusto occupare l’11esima posizione in graduatoria, aver accumulato titoli, punteggio e poi essere messi al bando solo per aver avuto il coraggio di dire no alle nefandezze, all’antidemocraticità della riforma della scuola? Non è democratico affatto non tener conto dei diritti acquisiti. Nessuno si accorge di quanto ed in che modo ci stiano facendo pagare il nostro giustissimo rifiuto alla sottomissione.

Abbiamo assistito, nelle scuole, durante il precedente anno scolastico, a gente che, neoassunta, metteva piede nella scuola anche per la prima volta… Nulla da eccepire sul loro diritto ad entrarci e lavorarci, ma non prima del rispetto, del diritto a farlo prima, di chi sta in graduatoria da molto più tempo e con un punteggio molto alto (che significa esperienza, sacrificio, diritto a “stare prima”). Che delusione immensa e resa ancor più amara dalle realtà e decisioni di questi ultimissimi tempi. Persino i posti in deroga devono essere destinati alle assegnazioni provvisorie! E’ scandaloso quello a cui assistiamo e nessuno fa nulla. Bandiscono un concorso truffa senza che vi siano posti e per disperazione vi aderiamo; veniamo giudicati da chi forse, esperienza e competenza non ha; bocciati per lavori (mi riferisco agli scritti) che siamo in grado di giudicare personalmente, da insegnanti esperti quali siamo; presi costantemente in giro e tutto tace!

Sono ormai 11esima nella mia classe di concorso A050 (lettere) e decima nella AD02 (sostegno) e quest’anno, non solo non avrò il tanto agognato ruolo, ma, addirittura rischio di non avere quella supplenza annuale che ormai da anni accettavo. Io amo profondamente il mio lavoro e se ho ancora la forza di lottare è per quegli alunni che adoro e hanno il diritto ad un insegnante appassionato di loro e del suo mestiere.

Prof.ssa Mariella Fiume

 

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