Studenti: cortei in tutta Italia. La mobilitazione continua

Di Lalla
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Rete della Conoscenza Ufficio Stampa – Decine di migliaia di studenti hanno invaso di nuovo le piazze di tutta Italia. Una giornata straordinaria, sintomo del fatto, che le violenze del 14 Novembre non hanno impaurito le studentesse e gli studenti. " E’ un fatto straordinario – dichiara Federico Del Giudice della Rete della Conoscenza – vedere così tanta gente nelle piazze. Nelle piazze degli studenti abbiamo visto insegnanti, famiglie intere, cittadini, unirsi ai cortei in diverse parti d’Italia. Questo è il sintomo che gli studenti rappresentano la speranza di questo Paese."

Rete della Conoscenza Ufficio Stampa – Decine di migliaia di studenti hanno invaso di nuovo le piazze di tutta Italia. Una giornata straordinaria, sintomo del fatto, che le violenze del 14 Novembre non hanno impaurito le studentesse e gli studenti. " E’ un fatto straordinario – dichiara Federico Del Giudice della Rete della Conoscenza – vedere così tanta gente nelle piazze. Nelle piazze degli studenti abbiamo visto insegnanti, famiglie intere, cittadini, unirsi ai cortei in diverse parti d’Italia. Questo è il sintomo che gli studenti rappresentano la speranza di questo Paese."

Moltissime le mobilitazioni anche in giro per l’Italia. In Puglia, Campania, Toscana, Sicilia migliaia di studenti hanno invaso le piazze e hanno dimostrato che il movimento studentesco è attivo e forte in tutta Italia.

"Le centinaia di scuole in occupazione – dichiara Roberto Campanelli dell’Unione degli Studenti – hanno portato in piazza la necessità irrinunciabile di fermare questo progetto di smantellamento dell’istruzione pubblica. Per questo chiediamo il ritiro immediato dalla discussione parlamentare del progetto di legge ex Aprea, 953".

La giornata ha violato in maniera pacifica i divieti vergognosi imposti dal Sindaco Alemanno, divieti che impediscono di manifestare sotto le sedi del governo e del Parlamento. "Riuscire a riaprire queste strade – prosegue la nota della Rete della Conoscenza – vuol dire affermare la libertà di tutte e tutti di manifestare il dissenso. Circondare il Senato, in cui è in discussione il pdl ex Aprea, a Piazza Sant’Andrea della Valle, è stato un esercizio della democrazia come accade in tutti i Paesi Europei."

"Le politiche di austerity stanno devastando – dichiara Luca Spadon di Link Coordinamento Universitario – le università e il nostro futuro. In piazza oggi abbiamo visto una generazione capace di costruire una grande opposizione alle politiche di tagli e precarietà messe in campo dal Governo Monti". In queste settimane il dibattito politico sembrava concentrarsi su vuota retorica sui giovani, candidature e alleanze politiche. Con le manifestazioni, le mobilitazioni e le occupazioni stiamo rompendo il muro della politica, e aprendo uno spazio sui problemi reali del Paese e sulla possibilità di costruire una reale alternativa a questo modello di Europa e
d’Italia.

Le mobilitazioni proseguiranno nelle prossime settimane nelle scuole, nelle università e nelle piazze. Il movimento non si ferma qui.

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