Sostegno. Il tunnel della scuola: la Gelmini nasconde i dati

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FISH Onlus – Da oltre due anni il Ministero della Pubblica istruzione ha posto l’embargo su tutti i dati che riguardano i bambini e i ragazzi con disabilità presenti nelle scuole italiane: quanti sono, dove sono, quanti siano effettivamente gli insegnanti di sostegno, come siano composte le classi, il numero di alunni per classe e il numero di disabili per classe. Da due anni regna il buio.

FISH Onlus – Da oltre due anni il Ministero della Pubblica istruzione ha posto l’embargo su tutti i dati che riguardano i bambini e i ragazzi con disabilità presenti nelle scuole italiane: quanti sono, dove sono, quanti siano effettivamente gli insegnanti di sostegno, come siano composte le classi, il numero di alunni per classe e il numero di disabili per classe. Da due anni regna il buio.

Eppure il costante monitoraggio sulla qualità dell’inclusione scolastica è un obbligo previsto per legge e confermato dalla Convenzione ONU ratificata anche in Italia nel 2009. Un obbligo di chiarezza e trasparenza verso il Paese e verso lo stesso Parlamento che si attende una relazione annuale, non estemporanee dichiarazioni settimanali. Una condizione per poter programmare e correggere interventi e politiche.

Forse i dati esistono ma sono troppo destabilizzanti; forse mettono in evidenza il crollo del sostegno, il sovraffollamento delle classi, il numero elevato delle persone con disabilità. Di fronte al silenzio prolungato, le supposizioni sono le più grigie, anche perché alimentate da esperienze quotidiane non certo positive.

Bene ha fatto l’Onorevole Letizia De Torre a presentare una specifica interrogazione al Ministro della Pubblica istruzione, richiedendo quei dati.

Ora si attende la risposta e soprattutto una compiuta relazione da parte del Ministero.

Si riporta di seguito il testo dell’interrogazione. 

Atto Camera: Interrogazione a risposta in Commissione 5-05415

presentata da MARIA LETIZIA DE TORRE
mercoledì 28 settembre 2011, seduta n.526

DE TORRE. –

Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Per sapere –

premesso che:

la normativa sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, rafforzata dalla Convenzione ONU ratificata con legge n. 18 del 2009, richiede un costante monitoraggio sulla qualità della stessa;

di conseguenza il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca dal 1992, data dell’entrata in vigore della legge n. 104 del 1992, ha sempre provveduto a pubblicare annualmente una relazione comprendente anche i dati numerici sul numero degli alunni certificati, dei posti dei docenti per il sostegno, del numero delle classi frequentate da alunni con disabilità, del numero complessivo di alunni presenti in tali classi e del numero di alunni con disabilità presenti nelle stesse classi;

negli ultimi due anni, però, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ha più pubblicato tali dati, permettendo così che i mezzi di comunicazione di massa fornissero dati non sempre provenienti da fonti certe, creando una grande confusione presso l’opinione pubblica e sollevando le legittime lamentele delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie -:

quali siano i dati aggiornati globali nazionali, regionali e distinti per grado di scuole, infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, relativi al numero degli alunni certificati, dei posti dei docenti per il sostegno, del numero delle classi frequentate da alunni con disabilità, del numero complessivo di alunni presenti in tali classi e del numero di alunni con disabilità presenti nelle stesse classi;

quante siano le classi con alunni con disabilità composte da 21 studenti e quante da 22, in difformità da quanto previsto dagli articoli 5, comma 2, e 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009; quante classi siano composte tra i 23 e i 25 alunni; quante hanno più di 25 e sino a 30 alunni; quante hanno più di 30 alunni;

quale sia il numero di classi che hanno 2 alunni con disabilità, quante siano le classi con 3 alunni, quante con 4, quante con più di 4. (5-05415)

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