Schifani (Ap): Riforma di centrodestra. Centemero (FI): parti sono condivisibili

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La riforma della scuola "è una grande riforma di centrodestra che abbiamo approvato governando con il centrosinistra". Queste le parole di Renato Schifani, presidente dei senatori di Area Popolare. "E' una grandissima svolta che il paese attendeva da tempo"

La riforma della scuola "è una grande riforma di centrodestra che abbiamo approvato governando con il centrosinistra". Queste le parole di Renato Schifani, presidente dei senatori di Area Popolare. "E' una grandissima svolta che il paese attendeva da tempo"

Il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Luigi Zanda, commenta Il senatore Schifani sbaglia a definire di 'centrodestra' la legge sulla scuola. È una legge per gli studenti e per la scuola. Non mi sembra proprio il caso di usare espressioni di propaganda politica per una legge che ha l'obiettivo prioritario di consentire l'assunzione di 100 mila precari e di preparare il concorso per assumere altri 60 mila insegnanti'.

A commentare le parole di Schifani anche Elena Centemero (FI) "La maggioranza di governo si divide ancora e, stavolta, bastano le parole di Renato Schifani sul ddl scuola a far scattare le reazioni scomposte del Pd, segno che la scuola è stata utilizzata dalla minoranza del PD come terreno per un congresso interno. Eppure Schifani, in parte, sostiene una cosa vera: in questo ddl ci sono alcune battaglie storiche del centrodestra, e in particolare di Forza Italia, come il rafforzamento dell'autonomia e del ruolo del Dirigente, l'organico dell'autonomia, la valutazione, l'alternanza scuola-lavoro".

Lo dichiara, in una nota, la deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero.

"Purtroppo alcuni di questi punti, come il ruolo del Dirigente Scolastico sono stati annacquati e solo metà delle assunzioni avverranno con il nuovo sistema. Un cedimento dovuto al PD e ai sindacati. Inoltre, su questi temi si poteva e si doveva fare di più, e questo rende l'intervento del governo diverso da quello che avremmo fatto noi. Ma non si può negare, e l'ho detto da subito, che alcuni temi siano condivisibili. Quello che, invece, non è affatto condivisibile è la decisione di porre la fiducia su un provvedimento così importante a causa delle perenni divisioni nel Pd", conclude.

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