Scatti stipendiali. Di Meglio: “preoccupazione per il 2013”. MOF 2014/2015, “Diminuiscono soldi per corsi recupero”

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di Eleonora Fortunato – La Gilda degli Insegnanti è tra le organizzazioni sindacali rappresentative l’unica a non aver siglato, lo scorso 7 agosto, l’accordo col Miur sulla distribuzione del MOF 2014/2015 alle scuole.

di Eleonora Fortunato – La Gilda degli Insegnanti è tra le organizzazioni sindacali rappresentative l’unica a non aver siglato, lo scorso 7 agosto, l’accordo col Miur sulla distribuzione del MOF 2014/2015 alle scuole.

Si tratta di un fondo importante, vitale per il buon funzionamento delle scuole, poiché tra le sue voci comprende “Funzioni strumentali, Aree a rischio, Ore sostituzione”. Ma a suscitare lo scetticismo e le preoccupazioni del coordinatore della Gilda Rino Di Meglio non c’è soltanto questo: ancora tanta incertezza sugli scatti 2013 e, in generale, sulla fantomatica nuova scuola che la squadra Renzi-Giannini si appresta a progettare.

 

E’ stata appena risolta la questione degli scatti 2012, potete essere soddisfatti?

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“Sì certo, soddisfazione per il 2011 e il 2012, dal momento che sono stati siglati in via definitiva i due contratti che porteranno nei prossimi mesi incrementi retributivi per i docenti e il personale Ata. Ma purtroppo gli scatti relativi al 2013 restano in sospeso, visto che non è stato possibile farli oggetto di contrattazione. O ci sarà un intervento del Governo, o si rischia di ridurre tutto a una lotteria: qualcuno potrebbe averli e qualcuno no senza che alla base ci sia un criterio univoco. Le prospettive non sono buone in generale, per gli scatti come per tutte le principali urgenze che riguardano il mondo della scuola. E mi riferisco per prima cosa al contratto”.

La nuova proposta dell´Amministrazione quantifica, invece, in circa 642ml di euro (suddivisi nei diversi capitoli del MOF) le risorse da inviare nel prossimo anno scolastico alle scuole statali. Ho letto che avete deciso di non firmare l’intesa perché scontenti della diminuzione dei fondi per i corsi di recupero e dell’aumento indistinto del FIS. Almeno quest’ultimo dato avrebbe però dovuto rallegrarvi…

“E’ vero, abbiamo deciso di non firmare questo documento perché aumentare il FIS in maniera indistinta equivale a destinare le risorse economiche ad attività che per la maggior parte non riguardano la didattica, ma gli aspetti organizzativi della scuola. La Gilda degli Insegnanti da tempo sostiene che queste attività vanno retribuite con risorse che il MIUR e il Governo devono trovare nel bilancio del ministero e non utilizzando i soldi dei docenti! Se i soldi del Mof devono essere di supporto alla dirigenza, allora cambiamogli il nome, no? E’ un controsenso continuare a parlare di ‘miglioramento dell’offerta formativa’. Proponiamo, poi, un’altra soluzione a monte: che ci sia una netta distinzione fin dall’origine tra docenti e Ata, cosicché questa assurda guerra tra poveri possa finire”.

Che cosa ci dice dell’avvio del nuovo anno scolastico? Qualcuna delle ipotesi fuoriuscite dal gruppo di lavoro Renzi-Giannini inizierà a prendere forma? Mi riferisco in particolare alle tante voci che circolano sulla valorizzazione dei docenti, le carriere etc…

“Credo che per quest’anno tutto resterà così com’è. Come saprà, noi sindacati non siamo molto informati di quello che succede all’interno di questi cantieri, siamo stati convocati al Ministero una sola volta finora, ma ci siamo fatti l’idea che a sostenere questo lavoro non ci sia un disegno unitario e di lungo respiro. L’ultima sberla il Ministro ce l’ha data nel giorno in cui ha reso noti i dati per le immissioni in ruolo, visto che siamo stati informati la mattina stessa”.

Le pare che, viste le difficoltà economiche di questa fase, possa aprirsi un varco significativo alla ‘privatizzazione’ o alla creazione di un vero sistema integrato tra scuola statale e scuola non statale?

“Dare soldi ai privati per fare in modo che il servizio costi di meno? Non mi pare che ci sia questo pericolo al momento. Per noi difendere la scuola statale è per prima cosa una scelta etica: significa sostenere il libero confronto tra visioni del mondo diverse. Esiste la libertà di istituire delle scuole private in Italia, ma non dimentichiamo che i contratti per i docenti sono addirittura meno vantaggiosi di quelli dello Stato. Le ricordo con orgoglio che la mia organizzazione è stata, tra i sindacati rappresentativi, l’unica a non aver sottoscritto i contratti della scuola non statale: evidentemente riteniamo lesive della dignità professionale dei docenti retribuzioni persino al di sotto di 1000 euro al mese”.

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