“Saper cogliere l’attimo”. Dispersione scolastica e insegnanti di sostegno nel discorso di Letta al Senato

Di Lalla
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red – Nel’intervento del presidente del consiglio Enrico Letta al Senato per il dibattito sulla fiducia, come riportato dal resoconto stenografico di Palazzo Madama, la grande battaglia contro la dispersione scolastica e le misure per le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti di sostegno.
Il Senato vota la fiducia al Governo Letta
Scrima: crisi risolta, condurre in porto il "decreto scuola"

red – Nel’intervento del presidente del consiglio Enrico Letta al Senato per il dibattito sulla fiducia, come riportato dal resoconto stenografico di Palazzo Madama, la grande battaglia contro la dispersione scolastica e le misure per le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti di sostegno.
Il Senato vota la fiducia al Governo Letta
Scrima: crisi risolta, condurre in porto il "decreto scuola"

Stralci dell’intervento

"Invito chi parla di governi del rinvio a chiedere ai beneficiari delle centinaia di misure messe in cantiere da aprile in poi se condividono o meno questa percezione: ai precari della pubblica amministrazione, alle donne vittime di soprusi, agli esodati per licenziamento individuale, ai cassaintegrati, agli insegnanti di sostegno, agli assegnatari delle borse di studio, agli operatori della cultura, ai lavoratori delle fondazioni liriche, a chi sta ristrutturando casa, a quanti ieri stesso in tre ore hanno fatto un clic, 5.500 posti di lavoro nuovi che si sono creati per i giovani, ai piccoli imprenditori beneficiari della nuova legge Sabatini, ai ragazzi che fino a ieri erano figli legittimi, naturali, adottivi e oggi sono figli, figli e basta. E potrei continuare."

"Ancora, sul Sud vogliamo vincere la grande battaglia contro la dispersione scolastica. Abbiamo stanziato i primi 15 milioni per far sì che il reclutamento della scuola batta il reclutamento della strada; che tutti i nostri ragazzi abbiamo diritto al futuro con l’istruzione. Perché al Sud, lo sappiamo, l’intensità di ogni problema è moltiplicata all’ennesima potenza. Perché al Sud, peggiore perfino della rabbia, rischia di essere la disillusione e lo scoramento di milioni di giovani: donne, innanzitutto; perché al Sud l’impatto devastante della crisi si accompagna all’effetto della rivoluzione perennemente annunciata e mai arrivata: quella fatta di secoli, di promesse mancate, di illusionisti, di scorciatoie, quella che allontana il Sud dall’Italia e rischia di allontanare l’Italia dall’Europa"

L’intervento integrale

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