Rinnovo contratto. Quali possibili novità? Addio scatti automatici, aumenti solo per “meritevoli”, modifiche orario lavoro. Governo cerca fondi

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dp – Dopo il blocco degli scatti di anzianità fino a tutto il 2014, e le consequenziali polemiche da parte dei sindacati, l’annuncio che a breve si riaprirà una nuova fase di contrattazione per il rinnovo del contratto. Si tratterà di un nuovo patto per la scuola che, dalle premesse, promette una vera e propria rivoluzione che ridefinirà l’organizzazione del personale scolastico.

dp – Dopo il blocco degli scatti di anzianità fino a tutto il 2014, e le consequenziali polemiche da parte dei sindacati, l’annuncio che a breve si riaprirà una nuova fase di contrattazione per il rinnovo del contratto. Si tratterà di un nuovo patto per la scuola che, dalle premesse, promette una vera e propria rivoluzione che ridefinirà l’organizzazione del personale scolastico.

Carriera docenti

Innanzitutto si discuterà dell’introduzione della carriera dei docenti, svincolata dalla mera anzianità di servizio e legata alle prestazioni professionali, che valorizzi la capacità innovativa dei singoli e di lavorare in team. Una rivoluzione legata al sistema di valutazione, gradualmente avviato partendo dalla riforma di Profumo.

Altro aspetto che sarà preso in esame, sempre in relazione alla progressione di carriera, sarà il tentativo di riconoscere economicamente le posizioni organizzative particolari della scuola, tanto nei riguardi del personale docente ed educativo che di quello amministrativo, tecnico e ausiliario. 

A questo riconoscimento si cercherà di affiancare anche quello delle posizioni oganizzative delle figure di supporto all’attività didattica.

Tempo scuola e modifiche orario di servizio

Atra questione che potrebbe essere messa sul tavolo delle trattative, rguarda il tempo scuola e di conseguenza l’orario lavorativo dei docenti

Lontano dal tentativo legislativo di aumentare l’orario di lavoro a 24 ore, come avvenuto durante la breve parentesi montiana, si porrà sul tavolo delle trattative una richiesta di flessibilità dell’orario lavorativo dei docenti per venire incontro ad una idea di "fruizione flessibile" del servizio scuola. A partire dall’apertura pomeridiana, indicata dal Ministro come "il miglior antidoto alla dispersione scolastica", che permetterà di "studiare a scuola da soli o in compagnia, per favorire il cooperative learning, per trovare a scuola i libri e i computer che a volte a casa non si hanno". 

Tra le possibilità di modifica dell’orario lavorativo, potrebbe far capolino anche quella dell’eliminazione delle ore destinate alla programmazione nella primaria, con conseguente aumento delle ore da trascorrere con le classi. Ipotesi già avanzata da tempo dal sindacato SISA.

Risorse

Ma per far ciò servono insegnanti adeguatamente formati e soprattutto risorse. Da dove saranno reperite?

Alla formazione dei docenti, il Ministro ci ha già pensato, con lo stanziamento di 10mln di euro da spendere per fornire ai docenti competenze legate all’innovazione. Fondi fermi all’interno del decreto D’Alia. Anche se si tratta di uno di quei provvedimenti che rischia di essere stralciato dal decreto perché non ritenuto d’urgenza.

Per il resto il Governo pare ancora essere lontano da una pianificazione delle risorse necessarie per affrontare tali profondi mutamenti. Ieri ci ha provato il Ministro D’Alia, a dare dei suggerimenti, a partire da un taglio delle auto blu, delle consulenze di Stato, Regioni ed enti locali (che nel 2011 sono aumentate per scuola e Università, con conseguente annucio del solito "giro di vite"), un taglio alle società partecipate e ristrutturazione di alcune amministrazioni. Sintomi che ci fanno ipotizzare l’avvio di una nuova spending review, nella speranza che questa volta tocchi soltanto i veri sprechi.

Altra fonte di finanziamento sarà l’Europa, con risorse che potrebbero essere liberate per questo scopo.

Le reazioni sindacali?

Al momento le energie dei sindacati sono concentrate soprattutto sulla questione del blocco degli stipendi, ma c’è già qualcuno, come la FLCGIL o la GILDA che promettono battaglia in sede contrattuale se non saranno stanzati fondi sufficienti e non si rimetterà in discussione la questione degli scatti bloccati.

Mentre sindacati come la CISL, attraverso il suo segretario, fa sapere in termini già propositivi, ad esempio, che in relazione alla carriera dei docenti punteranno ad un misto tra scatti automatici e avanzamenti meritocratici

Insomma, i prossimi mesi saranno decisivi, ci troviamo alle soglie di una vera e propria rivoluzione che ci sforzeremo di seguire con grande attenzione e puntualità.

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