Riforma sostegno, UIL: no docenti tappabuchi, no a classe concorso specifica e sì a mobilità

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La UIL interviene nel dibattito sulla riforma del sostegno che in questi giorni è oggetto di confronto presso la sede del Partito Democratico con un memoriale che ha inviato per fornire un contributo alla legge delega di prossima emanazione.

La UIL interviene nel dibattito sulla riforma del sostegno che in questi giorni è oggetto di confronto presso la sede del Partito Democratico con un memoriale che ha inviato per fornire un contributo alla legge delega di prossima emanazione.

La UIL, innanzitutto, propone il superamento della titolarità provinciale della Dotazione Organica di Sostegno (DOS) nella scuola secondaria di secondo grado con la previsione, al fine di garantire la continuità, una titolarità di sede o di "rete".

Inoltre, chiede che nelle scuole vengano eliminate definitivamente le "cattive prassi" come l'utilizzo dell'insegnante di sostegno per supplenze, fenomeno che, affermano dal sindacato, "se non arginato, rischia di diffondersi ulteriormente vista l'impossibilità da parte dei dirigenti scolastici di nominare il supplente per un giorno, come previsto dalla legge di stabilità."

Infine, la delega, anche se prevede un percorso concorsuale specifico, non dovrà portare alla costituzione di una specifica classe di concorso e consentire, come già accade, la mobilità verso l’insegnamento disciplinare e viceversa.  Ricordiamo, infatti, che la riforma prevede che per 10 anni il docente di sostegno non potrà chiedere mobilità.

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