Riforma scuola. Formazione insegnanti sarà obbligatoria e valida per gli scatti stipendiali

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Basta formazione volontaria, la riforma di Renzi vuole la formazione obbligatoria per tutti i docenti e organizzata attorno ad un sistema di Crediti Formativi (CF) da raggiungere ogni anno e validi per gli aumenti dello stipendio.

Basta formazione volontaria, la riforma di Renzi vuole la formazione obbligatoria per tutti i docenti e organizzata attorno ad un sistema di Crediti Formativi (CF) da raggiungere ogni anno e validi per gli aumenti dello stipendio.

Sì, perché, infatti, quella dei titoli sarà una delle tre gambe che concorrerà all’accumulo di Crediti Formativi validi per rientrare in quel 66% che avrà, ogni 3 anni, gli scatti stipendiali.

Allora ci sarà la corsa a "formarsi", dando una svolta ad un trend negativo che caratterizza l’Italia, sotto questo punto di vista. Infatti, i docenti italiani raggiungono la più bassa percentuale di attività di sviluppo professionale, rispetto agli altri paesi partecipanti all’indagine TALIS del 2013, con il 73% a fronte dell’88% di media. Anzi, il dato è pure in calo, di ben 10 punti, rispetto al 2008.

Quindi, formazione obbligatoria, ma gestita dalle scuole

  1. da associazioni professionali di docenti
  2. attraverso la creazione di team a livello di reti di scuole, fino alla creazione di poli regionali orientati all’innovazione
  3. attraverso gli "innovatori naturali", docenti interni alle scuole che si occuperanno della formazione e saranno retribuiti attraverso i fondi del MOF.

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Interessante anche la figura del docente ri riferimento per le reti di scuole, con il compito di fare da referente ai colleghi e come sostegno per le pratiche di innovazione didattica.

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