Riforma scuola. Docenti in protesta, sarà il “de profundis” delle gite. Un miliardo di investimento tagliando stipendi, ATA e supplenze

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Segnali di protesta da più parti d’Italia. dopo l’analisi delle linee guida per la riforma della scuola. I sindacati raccolgono firme per petizioni contro l’abolizione degli scatti di anzianità e per lo sblocco degli stipendi.

Segnali di protesta da più parti d’Italia. dopo l’analisi delle linee guida per la riforma della scuola. I sindacati raccolgono firme per petizioni contro l’abolizione degli scatti di anzianità e per lo sblocco degli stipendi.

Assemblee sindacali in varie parti del paese ci raccontano di docenti e ATA in agitazione per alcuni passaggi delle linee guida.

Così, ad esempio, a Savona durante una infuocata assemblea sindacale indetta da CGIL, CISL e UIL i docenti hanno chiesto uno sciopero del settore e l’avvio di autogestioni.

A Pordenone si bloccheranno le gite scolastiche. Il Coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, ha parlato di "De Prufundis" sul turismo studentesco.

Cosa non va giù? Sicuramente l’eliminazione degli scatti stipendiali per anzianità, non che i docenti non vogliano una retribuzione basata sulla valutazione, ma il sistema proposto dal Governo è un sistema che non convince.

Non convince il taglio di 8mila posti ATA e di  un piano di dematerializzazione che colpirà soprattutto i lavoratori delle segreterie.

In agitazione anche i docenti precari delle graduatorie d’istituto che si vedranno esclusi dal sistema delle supplenze e dalle assunzioni.

A tutto ciò si agginge l’annuncio del blocco dei contratti fino al 2017, che impoverirà ulteriormente la categoria.

Quindi assemblee sindacali, per informare i docenti e raccogliere gli umori.

Ma c’è già chi ha organizzato manifestazioni e scioperi: 24 ottobre USB, 25 ottobre CGIL, 31 ottobre ANIEF.

Anche se, da più parti si chiede uno sciopero unitario delle sigle rappresentative.

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