Riforma. Renzi cambia obiettivo “sarà ddl per coinvolgere tutti”, intanto i precari sono infuriati

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Questa la versione ufficiale data dal Premier Renzi, la riforma non sarà un Decreto legge, ma un DDL perché vuole coinvolgere tutti, anche l'opposizione. Ma i precari temono per le assunzioni.

Questa la versione ufficiale data dal Premier Renzi, la riforma non sarà un Decreto legge, ma un DDL perché vuole coinvolgere tutti, anche l'opposizione. Ma i precari temono per le assunzioni.

E probabilmente hanno anche ragione, perché i tempi di un Disegno di legge non sono ipotizzabili e permettere l'assunzione a settembre 2015 diventa davvero complicato.

Infatti, il Ministro ha suggerito di scorporare, utilizzando un Decreto, almeno la parte sulle assunzioni, anche se, secondo noi, bisognerebbe scorporare anche la parte dell'organico funzionale, pena modificare il piano di esaurimento delle graduatorie.

"Sulla scuola – spiega Renzi al suo entourage – voglio dare un messaggio al Parlamento, riprendendo lo spirito delle dichiarazioni delle opposizioni e del Presidente della Repubblica. Non faremo, dunque, subito un decreto legge. Proporremo un disegno di legge, chiedendo tempi certi al lavoro parlamentare."

Sì, perché la richiesta di non andar di fretta e coinvolgere anche le opposizioni viene dal Presidente della Repubblica, anche se, qualche malizioso, sostiene che il problema riguarda alcune parti della riforma di dubbia costituzionalità.

Nel frattempo i docenti precari in attesa del piano assunzioni hanno espresso tutta la loro rabbia attraverso i social network. FaceBook e Twitter sono pieni di manifestazioni di dissenso nei confronti di una scelta che potrebbe costar loro molto caro.

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