Riforma. Potenziamento offerta formativa: quali competenze cosa inserire nel PTOF

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Il dibattito attuale sulla Riforma della scuola si è focalizzato principalmente sul Piano straordinario di immissioni in ruolo e sui poteri dei Dirigenti scolastici.

Il dibattito attuale sulla Riforma della scuola si è focalizzato principalmente sul Piano straordinario di immissioni in ruolo e sui poteri dei Dirigenti scolastici.

Le suddette tematiche hanno oscurato altri aspetti fondamentali della Riforma, primo fra tutti l'ampliamento dell'offerta formativa per i nostri studenti. Tema questo che dovrebbe essere il cardine attorno al quale far ruotare il dibattito attuale e qualunque altra discussione sulla Scuola, considerato che gli alunni dovrebbero essere al centro di qualsiasi progetto di Riforma.

Il Comma 2 della legge 107/2015 recita:

Per i fini di cui al comma 1, le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché' all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.

Sarà, quindi, il PTOF a contenere la progettazione del potenziamento delle competenze dei nostri alunni. Le modalità di attuazione sono descritte nel successivo comma 3:

La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché' della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999,n. 275, e in particolare attraverso:

a) l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari;

b) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cuialcomma5, tenutocontodelle scelte degli studenti e delle famiglie;

c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe

Il potenziamento dell'offerta formativa, pertanto, può essere attuato dalle scuole autonome, mediante: un'articolazione per moduli dell'orario di ciascuna disciplina, compresi gli insegnamenti interdisciplinari; l'incremento del tempo scuola; la programmazione plurisettimanale dell'orario complessivo del curricolo e delle singole discipline in modo da monitorare costantemente il processo di potenziamento delle competenze degli studenti.
 
La legge 107/2015, al comma 7, indica anche quali sono, raccordandole con quelle stabilite a livello europeo, le competenze da potenziare:

7.Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché' alla lingua inglese e a di altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,nell'artee nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonche' della solidarieta' e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita';

e)sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalita',della sostenibilita' ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attivita' culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allosport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i)potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attivita' di laboratorio;

l)prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunita' locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

n)apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

o)incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

r)alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli entilocali e il terzo settore, con l'apporto delle comunita' di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

s) definizione di un sistema di orientamento.

Dalla lettura del suddetto comma si evince facilmente che le competenze da potenziare vanno in parte  nella direzione di un rinnovamento dei saperi da proporre ai nostri allievi, cercando di renderli competitivi anche a livello europeo e in parte si propongono di consolidare quelle competenze chiavi di cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire per inserirsi nel mondo del lavoro e nella società contemporanea quali cittadini attivi e responsabili, puntando, inoltre,  a potenziare l’integrazione degli alunni stranieri.

E’ chiaro che l’attuazione di quanto sopra descritto è legato fortemente alle capacità progettuali dei collegi dei docenti delle nostre Istituzioni scolastiche, ove non mancano certamente docenti preparati e pronti a spendere il loro tempo e le loro competenze a costo quasi zero.
Altro elemento fondante dell’ampliamento dell’offerta formativa è l’organico del potenziamento, ovvero quei posti istituti proprio a tal fine e che saranno attribuiti al termine della Fase C del piano straordinario di immissioni in ruolo.

 

Volendo esprimere un giudizio su quanto prima descritto, si può senza dubbio affermare che questa parte della Riforma, dedicata agli studenti, può risultare, se attuata in pieno,  veramente efficace per migliorare la preparazione dei nostri studenti  e facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro sia italiano che europeo e conseguentemente far crescere il nostro Paese. 

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