Riforma pensioni: quella anticipata a 63 anni e 7 mesi con penalizzazione del 10%, ecco il piano di Boeri

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Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, avanza una nuova ipotesi per rendere il pensionamento anticipato più flessibile: 63 anni e 7 mesi e almeno 20 anni di contributi accreditati a fronte di una penalizzazione di circa il 10%.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, avanza una nuova ipotesi per rendere il pensionamento anticipato più flessibile: 63 anni e 7 mesi e almeno 20 anni di contributi accreditati a fronte di una penalizzazione di circa il 10%.

Il canale di uscita a 63 anni, introdotto dall’articolo 24 della Legge Fornero, al momento è attuabile soltanto per i lavoratori che si trovano nel sistema contributivo, ovvero coloro che alla data del 31 dicembre 1995 non era in possesso di anzianità contributiva. L’idea di Boeri è quella di estendere il canale di uscita anche ai lavoratori del sistema retributivo-misto.




Per bilanciare il pensionamento anticipato è prevista una penalizzazione sulle quote retributive pari al 9,4% ponendo il caso del massimo anticipo possibile (ovvero accesso alla pensione a 63 anni e 7 mesi, con 3 anni di anticipo rispetto al pensionamento standard). La penalizzazione, progressiva, andrebbe a ridursi con l’innalzarsi dell’età di un 3% l’anno:

  • 9,4% a 63 anni e 7 mesi
  • 6,5% a 64 anni e 7 mesi
  • 3,3% a 65 anni e 7 mesi
  • Per azzerarsi al compimento dei 66 anni e 7 mesi.

La proposta del presidente dell’Inps non si discosta più di tanto da quella avanzata da Cesare Damiano per il pensionamento flessibile, anche se l’ipotesi di Damiano prevede una penalizzazione meno pesante permettendo, tra l’altro un anticipo maggiore (62 anni e 7 mesi). Tra le due proposte un’altra sostanziale differenza: gli anni di contributi richiesti da Boeri sono 20 mentre quelli della proposta Damiano 35.

Fissata anche una soglia entro la quale il rateo pensionistico non possa essere corrisposto, 1300/1500 euro lordi al mese.

Nella proposta di Boeri presente anche una garanzia che vada a tutelare i lavoratori precoci: chi può vantare contributi versati prima del compimento del 18esimo anno di età può scegliere la pensione anticipata a 63 anni e 7 mesi senza l’applicazione di penalizzazioni.

A tal proposito un Comunicato Stampa dell'Anief sostiene che solo scorporando lo stato sociale dal bilancio Inps si potranno salvare le pensioni dei lavoratori, e proprio per questo chiede al governo, prima che all'Inps, di rimettere mano alle riforme delle pensioni degli anni passati per non dover assegnare, un domani, ai giovano di oggi, pensioni del 40% dell'ultima retribuzione. 

 

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