Riforma. Incontro Governo sindacati. UIL a Giannini “fateci sapere se vi abbiamo convinti”. Giovedì si vota. #MatteoRisponde

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Oggi incontro a sorpresa tra Governo e sindacati convocati nella serata di ieri per discutere della riforma della scuola in via di approvazione alla Camera.

Oggi incontro a sorpresa tra Governo e sindacati convocati nella serata di ieri per discutere della riforma della scuola in via di approvazione alla Camera.

Riforma. Sindacati, "sarà blocco degli scrutini

I contenuti dell'incontro

Per l'esecutivo presenti il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Per i sindacati, quindici le sigle presenti tra cui i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Secondo i resoconti che iniziano a trapelare in rete, il Governo non si è affatto presentato con l'intento di ascoltare. Il Ministro Giannini ha nuovamente spiegato ai sindacati l'impianto della riforma e le modifiche apportate dalla VII Commissione cultura alla Camera. Modifiche che circolano in rete, in realtà, già da tempo, grazie anche al lavoro della nostra redazione.

"Oggi – ha esordito il Ministro – era importante darvi direttamente una visione complessiva del provvedimento in discussione al Parlamento in un'ottica di dialogo e condivisione" ed ha riepilogato i contenuti della riforma e le modifiche apportate."

Tra i sindacati, soltanto l'Associazione Nazionale Presidi ha affermato che la riforma va nella giusta direzione e ha chiesto più strumenti per garantire gli obiettivi del DDL

Di diverso avviso Susanna Camusso, segretario CGIL, che ha affermato "emendamenti approvati non modificano la sostanza" ed ha chiesto sì il cambiamento "ma non come vorrebbe il Governo".

Le richieste del sindacato sono state sintetizzate in un tweet: Incontro #ddlscuola precari, contratto, funzioni della dirigenza e premialità: per noi punti dirimenti @cgilnazionale

"Ho apprezzato gli sforzi del Governo per apportare modifiche, ma sono insufficienti", ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, durante l'incontro: "Precariato, valutazione e contratto: sono questi – ha aggiunto – i tre punti su cui chiediamo interventi".

"Emendamenti non sufficienti" anche per Furlan (CISL), che ha detto: "Se si fossero fatti prima altri incontri con il governo sicuramente avremmo costruito un percorso più utile per cambiare la scuola". Tra le criticità evidenziate, "in primo luogo rimane l'accentramento delle funzioni e delle responsabilità del dirigente che parte da un presupposto concettuale sbagliato: la comunità, le famiglie, gli studenti hanno il diritto di giudicare la scuola come servizio. Ma la valutazione dei docenti, le loro capacità didattiche e professionali è meglio che siano lasciate a persone competenti che peraltro ci sono nel sistema scolastico".

"Vogliono andare avanti come un treno", hanno mostrato "un'arroganza sbalorditiva". E' decisamente negativo il commento del leader dei Coabs, Piero Bernocchi, dopo l'incontro con il governo. "Proporremo agli altri sindacati di scegliere insieme una data, una domenica, già il 7 giugno potrebbe andar bene, per difendere tutti insieme la scuola come bene comune".

"Cosa succede dopo questo incontro? Quando e come ci farete sapere se vi abbiamo convinto con le nostre idee di 'Buona scuola'?", la battuta finale che il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha rivolto agli esponenti del Governo.

Gli incontri continueranno domani

Gli incontro non sono finiti. "Domani a partire dalla ore 15 il governo riceverà a Palazzo Chigi le associazioni genitori per discutere della riforma della scuola". È quanto annuncia Fabrizio Azzolini, presidente dell'Age (Associazione italiana genitori) e coordinatore del Fonags, il Forum delle associazioni genitori della scuola presso il Miur.

"Sono stati convocati – precisa Azzolini – oltre all'Age, l'Agesc, il Cgd, il Faes, il Moige, l'Agedo e il Care. Da parte del governo è prevista la presenza del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, della titolare alla Pubblica amministrazione, Marianna Madia, del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Domani il governo incontrerà anche le associazioni degli studenti".

"Alcune delle osservazione e delle proposte – conclude Azzolini – fatte dai genitori al ddl la Buona scuola, sia durante le audizioni congiunte delle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sia nell'incontro la scorsa settimana al Pd, sono state accolte nel testo della riforma licenziato dalla commissione Cultura. Sulle altre questioni e in particolare sul favorire e sostenere il ruolo e la partecipazione dei genitori a scuola secondo il patto di corresponsabilità educativa e il diritto prioritario alla libertà educativa dei figli, costituzionalmente garantito, parleremo domani per la prima volta direttamente con il governo. Ricordando che famiglie e studenti sono le compenti essenziali della scuola. Genitori e studenti non sono meno dei sindacati. La scuola non è dei sindacati, né la riforma della scuola può avere il suo punto di forza solo nella pur sacrosanta stabilizzazione dei precari".

Si vota giorvedì

Il testo, relativamente al percorso alla Camera, è in via di completamento. "Rispetteremo i tempi previsti per il ddl Scuola, giovedì con tutta probabilità inizieremo a votare in aula la questione pregiudiziale presentata da Sel per entrare nel merito del provvedimento il giorno dopo".

A dirlo è stata la vicepresidente della commissione Cultura alla Camera, Flavia Nardelli (Pd), spiegando che prima di votare il mandato al relatore a riferire in aula si dovrà attendere i pareri da parte delle commissioni competenti.

#MatteoRisponde

Oggi, il Premier, durante una intervista a RepubblicaTv ha affermato di non essere stato in grado di comunicare la riforma. Riferendosi agli attacchi sul sui profilo da parte dei docenti che lo hanno avvertito che non voteranno più PD, il Capo del Governo si è detto indifferente alla cosa.

Pochi minuti fa, sul suo profilo TW, ha cinguettato: "Torno alle riunioni di oggi. Dialogo su #labuonascuola è utile. Nei prossimi giorni faremo su questo un #matteorisponde".

Riforma, scarica il testo che sarà licenziato dalla VII Commissione cultura. Governo convoca sindacati

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