Riforma, diretta. SNALS, dirigente figura autoritaria. COBAS, piano triennale assunzioni. CISL, eccesso delega. GILDA, dirigenti-padroni. UIL abolire chiamata docenti

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Pubblichiamo la nostra sintesi degli interventi, appena conclusi, dei sindacati presso la VII Commissione cultura riunita alla Camera.

Pubblichiamo la nostra sintesi degli interventi, appena conclusi, dei sindacati presso la VII Commissione cultura riunita alla Camera.

CISAL. NO ALBI PROVINCIALI E POTERI PRESIDI. ATA ESCLUSI

"La presenza di criticità" nel ddl Buona scuola "rischiano di pregiudicare gli obiettivi della riforma: non condividiamo la creazione di albi provinciali e al suo interno non vi sono regole per l'azione dei dirigenti, che potrebbero essere influenzati dall'esterno; rivedere il meccanismo della scelta dei docenti da parte dei presidi; e 'no' alla retribuzione dei professori in base a criteri di merito e rendimento.

A dirlo Guglielmo Trovato rappresentante Cisal scuola di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola. "Non viene prefigurata dal provvedimento – aggiungono – la carriera del docente con delle figure intermedie; chiediamo inoltre la revisione delle supplenze fino a 10 giorni".

"Esprimiamo perplessità sull'obbligo dei corsi di formazione per i docenti senza nessuna retribuzione e chiediamo di rivedere in meglio il bonus di 500 euro perché non è chiaro come verrà erogato e in base quali criteri verrà erogato". Una normativa "così presenta gramndi rischi di costituzionalità".

"La cancellazione delle Gae e delle Graduatorie d'istituto – proseguono – condannerà tanti precari all'esclusione e porterà a contenzioni di fonte alla Corte europea". E ancora: "Il personale Ata viene del tutto ingnorato dal ddl, che rimangoo forti preoccupazioni. Con l'ultima legge di Stabilità vengono eliminati circa 2200 posti". Cisal "chiede di prevedere un preciso piano di assunzioni per il personale Ata". La memoria CISAL

SNALS. DIRIGENTE DIVENTERA' FIGURA AUTORITARIA

Positivo l'abbandono delle eliminazione degliscatti e positivo anche l'aggiunta di risorse specifiche per il MERITO, ma "non può essere – afferma  Achille Massenti in audizione – gestito da un organo monocratico che non ha competenza per tutte le discipline".

Per quanto riguarda la STABILIZZAZIONE DEI PRECARI, lo SNALS si è detto soddisfatto per la cancellazione del precariato, "però – dicono – il provvedimento è limitativo e fonte di contenzioso. Bene lo svuotamento delle GaE e dei vincitori del concorso 2012, ma ci sono anche le legittime aspettative di chi è iscritto nelle graduatorie d'istituto con anni di servizio e di coloro che non si sono potuti abilitare perché non sono stati avviati corsi specifici per alcune classi di concorso".

Secondo lo SNALS è "più corretta una procedura triennale con cui assorbire le altre categorie, quindi avviare un nuovo concorso."

L'assenza degli ATA dal DDL è considerata dal sindacato una cosa inaccettabile, perché "nella scuola ci vuole chi la tiene aperta e vigila sulle attività e anche sugli alunni handicap".

Per quanto riguarda L'ORGANICO FUNZIONALE, la procedura per la sua determinazione è ritenuta "macchinosa, con un eccesso di ruolo del dirigente scolastico, che travalica il lavoro collegiale". No anche alla cancellazione dei ruoli provinciali con l'istituzione degli albi, in questo modo "scompare la titolarità".

Infine, il RUOLO DEL DIRIGENTE. Secondo lo SNALS, bisogna mantnere la distinguibilità dei ruolo. Con il DDL c'è un passaggio eccessivo di poteri al dirigente "che diventa figura autoritaria".

COBAS: NESSUNA NORMA SU ISTRUZIONE CARCERI E ADULTI

Si torna indietro cancellando GAE. Dirigenti scolastici "deus ex machina".

Nel ddl Buona scuola "manca del tutto il riferimento all'ISTRUZIONE DEGLI ADULTI e quella in carcere, nonostente gli impegni presi dal governo. Altra mancanza grave è il riferimento dei docenti 'inidonei' nel piano assunzioni".

Lo ha detto Anna Grazia Stammati (Cobas) in audizione nelle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola. Questo provvedimento "è la continuazione di tutti quei ddl che hanno posto al centro l'autonomia scolastica. In 16 anni dovrebbero far vedere chiaramente le strutture che l'AUTONOMIA ha creato. Anche il cambiamento dell'ex preside in dirigente scolastico ha portato i suoi risultati negativi, ma tutto questo non è servito perché ora diviene il 'deus ex machina' della scuola.

Il PIANO TRIENNALE DI ASSUNZIONI "delinea una mobilità perenne a chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente". Infine, Stammati ha chiesto al governo di chiarire i motivi della riduzione del numero dei docenti da stabilizzare: "Nelle linee guida Buona scuola si prevede l'immissione in ruolo di 150mila precari, ma che nel ddl sono scesi di 50mila unità". Con il ddl "si pensa anche di tornare indietro annullando le Gae".

CISL: ECCESSO DELEGA A GOVERNO. STABILIZZARE PRECARI NON IN GAE

"Condividiamo la scelta di investire nel terreno dei tagli perenni", ma il ddl Buona scuola "riserva al governo la massima prerogativa per la riforma della scuola con vincoli minimi. Questo non è accettabile".

E ancora: "Più della metà dei nostri precari non sono nelle Graduatorie a esaurimento" che rientreranno nel Piano assunzioni. "Siamo disponibili a tempi più lunghi, anche fino a settembre 2016, per le stabilizzazioni ma devono essere inseriti anche quei precari che ora rimangono fuori".

Lo dice la rappresentante della Cisl-scuola, Rita Frigerio, durante un'audizione di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato in merito al ddl Buona scuola. Durante l'intervento, la Cisl ha chiesto di eliminare l'articolo 12 del ddl perché "anziché prevedere la stabilizzazione dei contratti dopo 36 mesi, come chiede la Corte europea, viene previsto il divieto di lavorare dopo 36 mesi. Questo non potrebbe andare nella direzione più opposta rispetto a quanto chiesto dalla Corte".

Sulla norma che consente ai dirigenti scolastici di "utilizzare" il docente in una classe di concorso diversa rispetto a quella in cui è abilitato, Cisl si è detta contraria: "Questo già succede – ha ricordato Frigerio – ma solo nel caso di esubero". Tra le cose giudicate negativamente dal sindacato "il nuovo piano triennale per l'offerta formativa e gli albi territoriali". Tutta la memoria

GILDA. DIRIGENTI- MANAGER-PADRONI

"L'AUTONOMIA SCOLASTICA – secondo la Gilda – così come sottointesa nel DDL non valorizza la scuola come comunità educante in cui le diverse componenti cooperano per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell'offerta formativa, ma pone quasi totalmente nelle mani del dirigente scolastico la gestione globale del "servizio". Si tratta, a nostro avviso, di una autonomia pretestuosa, di un ritorno ad una forma di gerarchizzazione dei poteri che avvilisce la partecipazione attiva e la corresponsabilità dei docenti nel progetto educativo e che riduce gli organi collegiali (Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto) a semplici articolazioni della volontà della dirigenza o addirittura ne elimina di fatto l'esistenza (si veda ad es. la scomparsa di fatto dell'attuale comitato di valutazione).

"Le scuole/aziende gestite da un DIRIGENTE-MANAGER-PADRONE sarebbero così sempre in competizione atomistica per accaparrarsi iscritti, i "migliori" docenti, le risorse aggiuntive sul territorio e presso l'utenza, perdendo così la visione di sistema che dovrebbe essere alla base di ogni politica scolastica e favorendo la costituzione di scuole di serie A, B, C, ecc. o magari anche di tendenza."

"Il problema del PRECARIATO doveva e poteva essere affrontato con strumenti di decretazione d'urgenza per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico. Il governo, incapace di separare la questione precari e organici ad esso connessa dalla riforma complessiva della scuola, sembra obbligare il Parlamento ad una votazione affrettata su tutto il pacchetto. Una sorta di prendere o lasciare con cui il governo tenta di scaricare sul Parlamento le responsabilità politiche di scelte così importanti per tutta la Nazione. La FGU-Gilda degli Insegnanti chiede pertanto che si scorpori dal DDL la parte relativa al piano assunzionale e la formazione dell'organico dell'autonomia e che tali argomenti siano oggetto di rapide decisioni con una sessione parlamentare dedicata e aperta alle necessarie modifiche. In questo senso ritiene che per superare l'annoso problema del precariato debba essere definito un piano assunzionale triennale 2015-16, 2016-17, 2017-18) che consenta di stabilizzare tutti i precari in possesso di abilitazione e con più di 36 mesi di servizio nella scuola statale a partire dalle GAE (ricordiamo che nel prossimo quinquennio dovrebbero andare in pensione almeno 200.000 docenti di ruolo). Ciò consentirebbe di adeguare alle esigenze di bilancio il piano assunzionale e di indire con la necessaria serenità e serietà i futuri concorsi per l'insegnamento". Tutta la memoria Gilda

UIL. CHIAMATA DEI DOCENTI DA PARTE DEI DIRIGENTI E' MECCANISMO COMPLICATO

Secondo il segretario Di Menna, è "riduttivo ridurre l'AUTONOMIA ad un semplice potenziamento del ruolo del Dirigente, lasciando le competenze degli organi collegiali regolamentato da una legge del 1974. Sarebbe necessario uno sforzo di modernizzazione delle competenze degli organi collegiali".

Per quanto riguarda gli ORGANICI, "pensiamo – continua Di Menna – che non bisogna modificarli. Si prefigura un organico virtuale (quello funzionale) che viene deciso dal piano dell'offerta formativa" con un meccanismo troppo complicato che non tiene conto delle esigenze e dei tempi della scuola e delle famiglie".

Per quanto riguarda il CONTRATTO, Di Menna afferma che "i docenti sarebbero gli unici dipendenti statali ad essere privi di un contratto. Sarebbe sufficiente indicare le linee guida nella legislazione e il resto andasse alla contrattazione".

Per quanto riguarda i PRECARI, bisogna "togliere l'impossibilità di reiterare i contratti oltre i 36 mesi. La via del concorso deve essere strutturale, ma ci vuole una fase transitoria che abbraccia diverse categorie, dalla seconda fascia ai vincitori dei concorsi."

Per quanto riguarda il MERITO "Ok a risorse aggiuntive, ma l'attribuzione deve essere rimandata al contratto" e non decisa dal Dirigente. Tutta la memoria UIL

FLCGIL. CI VUOLE LA CONTRATTAZIONE PER ORARIO, SALARIO, MOBILITA'

L'impianto non convince la FLCGIL, "non contribuisce ad innalzare livelli di istruzione, riduce democrazia e la libertà di insegnamento", queste le parole d'esordio di Domenico Pantaleo, segretario FLCGIL.

Per quanto riguarda lo STRUMENTO LEGISLATIVO adottato, il ddl è, secondo Pantaleo, condivisibile "ma molte misure vanno tolte dal testo per essere trattato con strumenti differenti". Ad esempio "per le stabilizzazione ci vuole un decreto d'urgenza, per orario, salario, mobilità etc ci vuole la contrattazione".

"Nella proposta del Governo – afferma il segretario – ci sono aspetti positivi, ma con qualche ombra. L'ORGANICO FUNZIONALE è una buona cosa, ma non è finalizzato a potenziare l'offerta formativa, a pertire dal Sud. Viene utilizzato, principalmente, per ridurre le supplenze.

Per quanto riguarda il MERITO le risorse non possono essere date in modo discrezionale per volontà del Dirigente, mentre le risorse del 5 per mille sono da assegnare al sistema scolastico in generale e non alle singole scuole.

"Troppe sono – infine – le DELEGHE in bianco, comprese le materie da oggi regolate dalla contrattazione." La memoria consegnata dal sindacato Il commento.

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