Renzi fiducioso su lettera UE Legge di Stabilità. La scuola tra le “riforme strutturali”

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Renzi ottimista "Non siamo piu' osservati speciali Ue, facciamo quanto promesso" e smorza timori su chissà quali messaggi potrebbero arrivare dalla lettera della Commissione Europea che vaglia la Legge di Stabilità. 

Renzi ottimista "Non siamo piu' osservati speciali Ue, facciamo quanto promesso" e smorza timori su chissà quali messaggi potrebbero arrivare dalla lettera della Commissione Europea che vaglia la Legge di Stabilità. 

"L'Italia deve presentarsi in Ue capace di aver effettuato cio' che da anni promette. Le riforme strutturali possono piacere o no, ma un Paese che nel giro di pochi mesi mette mano a Carta costituzionale, legge elettorale, P.A., giustizia civile, scuola, mentre il governo lavora alla delega fiscale, e' un Paese che sta facendo uno straordinario percorso di riforme strutturali".

"Non siamo osservati speciali, siamo il Paese che sta svolgendo svolgere un profondo percorso di riflessione su noi stessi, e lo stiamo facendo perche' lo abbiamo deciso noi, non perche' ce lo ha chiesto l'Europa"

Le parole di Renzi durante un intervento al Senato "In queste ore a fronte di rilievi sempre fatti rispetto alla legge di stabilità si dice “arriva la lettera della Ue”, cosa che fa evocare chissà quali procedure, messaggi o minacce",commentando la notizia della possibilità da parte dell'Europa di richieste di aggiustamento relativamente al testo della Legge di Stabilità presentato dal Governo la settimana scorsa.

Tutto questo «è naturale" – ha affermato il premier – come è «naturale che l'Italia sia protagonista con la propria voce» senza «diktat esterni». 

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