Reclutamento. Il Coordinamento Nazionale TFA è favorevole ad un secondo canale di assunzione per i docenti

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Il Coordinamento Nazionale TFA, associazione che da anni si batte per i diritti degli abilitati con percorso selettivo, apprende con favore dell’iniziativa del Sen. Francesco Scalia (PD), con l’appoggio dei senatori Cuomo, Liuzzi, Spilabotte, Moscardelli, Maurizio Romani, Mastrangeli, Lucherini, Cucca, Cignetti e Orrù, che pone al Ministro Giannini un’interrogazione circa la definizione di un secondo canale di assunzione per gli abilitati TFA.

Il Coordinamento Nazionale TFA, associazione che da anni si batte per i diritti degli abilitati con percorso selettivo, apprende con favore dell’iniziativa del Sen. Francesco Scalia (PD), con l’appoggio dei senatori Cuomo, Liuzzi, Spilabotte, Moscardelli, Maurizio Romani, Mastrangeli, Lucherini, Cucca, Cignetti e Orrù, che pone al Ministro Giannini un’interrogazione circa la definizione di un secondo canale di assunzione per gli abilitati TFA.

Il Senatore, nell’interrogazione, ripercorre con oggettività e precisione il percorso “particolarmente duro” che i docenti tieffini hanno dovuto affrontare, e parla di equiparazione “in toto a una procedura concorsuale”, come tra l’altro si ravvisa dalle parole di un intervento della stessa Ministra durante un’intervista del 15 maggio 2014.

È evidente, a nostro vedere, che le ingiustizie perpetrate nei confronti degli abilitati TFA, a partire dalla non spendibilità per l’anno 2013/14, fino alla creazione concomitante di percorsi speciali privi di preselezione iniziale, all’esclusione dal concorsone 2012 e tante altre, sono diventate sempre più intollerabili di anno in anno, tanto che la sua natura di contingente legato al fabbisogno presente nel bando iniziale è stata totalmente disattesa sia dall’ingresso dei PAS in seconda fascia sia dal numero dei posti nel concorso 2016, che in alcune classi di concorso non coprono nemmeno il numero di abilitati TFA.

Gli abilitati con tirocinio formativo attivo, dopo aver superato prove difficilissime in ingresso – ben tre come il concorso 2012 – di cui una nazionale preparata dal Miur, altre in itinere e una in uscita, dopo essere stati doppiamente valutati sul tirocinio fatto in classe, sono spesso addirittura equiparati a percorsi speciali per cui non era prevista alcuna preselezione in nome di un fumoso quanto inconsistente principio per cui il servizio, anche prestato in classi di concorso diverse o in scuole paritarie, senza alcuna verifica della qualità dell’insegnamento, equivarrebbe al “merito”. Riteniamo che l’unico criterio oggettivo per stabilire l’equiparazione con il concorso possa e debba essere la selettività di un percorso e ribadiamo che i tieffini non accampano diritti inesistenti ma, come dimostra l’interrogazione del Senatore Scalia, non fanno che rivendicare quelli che gli sono naturalmente propri, suffragati da dati oggettivi e verificabili.

Il Coordinamento Nazionale TFA prende le distanze da chi cita continuamente, e a sproposito, la guerra tra poveri: i docenti tutti potrebbero lottare insieme contro le ingiustizie della Buona Scuola se ci fosse la dignità di riconoscere anche i diritti altrui e non solo i propri e se si evitasse di accamparne di inesistenti. L’Associazione CNT continuerà a sostenere la causa dei diritti violati di tutti, come sta facendo con la petizione europea contro il comma 131 della legge 107, ma difenderà sempre i diritti dei tieffini, richiedendo che, in virtù dell’evidente equivalenza tra TFA e concorso, agli abilitati TFA venga dato accesso al ruolo tramite graduatoria a scorrimento.

VIDEO IN CUI IL MINISTRO GIANNINI DICE CHE IL TFA HA VALORE DI CONCORSO: https://www.youtube.com/watch?v=BEg70mBUvV4

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