Rapporto Svimez. I giovani iniziano a credere che studiare non paghi più

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Sono state pubblicate le le anticipazioni del Rapporto SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno 2015 presentate il 30 luglio 2015 a Roma: nel rapporto è presentata anche la situazione dell'occupazione dei diplomati e laureati nel Mezzogiorno.

Sono state pubblicate le le anticipazioni del Rapporto SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno 2015 presentate il 30 luglio 2015 a Roma: nel rapporto è presentata anche la situazione dell'occupazione dei diplomati e laureati nel Mezzogiorno.

Continua, secondo il rapporto, l’andamento contrapposto dell’occupazione tra i giovani e i meno giovani. I primi, under 34, hanno visto perdere in Italia dal 2008 al 2014 oltre 1 milione e 900mila posti di lavoro, pari a -27,7%; quasi il -32% al Sud.

Il Sud negli anni 2008-2014 perde 622mila posti di lavoro tra gli under 34(-31,9%) e ne guadagna 239mila negli over 55. Il tasso di disoccupazione arriva nel 2014 al 12,7% in Italia, quale media tra il 9,5% del Centro-Nord e il 20,5% del Sud. Colpiti ancora i più giovani: gli under 24 nel 2014 registrano un tasso di disoccupazione del 35,5% nel Centro-Nord e quasi del 56% al Sud.

In più, rispetto alla media europea a 28 del 76%, i giovani diplomati e laureati italiani presentano un tasso di occupazione di oltre 30 punti più basso, pari al 45%.

Si inizia a credere che studiare non paghi più, alimentando così una spirale di impoverimento del capitale umano, determinata da emigrazione, lunga permanenza in uno stato di disoccupazione e scoraggiamento a investire nella formazione avanzata.

I 3 milioni 512mila giovani Neet (Not in education, employment or training) nel 2014, sono aumentati di oltre il 25% rispetto al 2008. Di questi, quasi due milioni sono donne, e quasi due milioni sono meridionali. 

rapporto Svimez

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