Quota 96. Scontro tra V Commissione e RdS: oggi forse sapremo su emendamento

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redazione – Per le pensioni dei Quota 96 del 2012 è stato rimesso tutto in gioco dalla Ragioneria dello Stato e il risultato pare non sia scontato. Insomma, i Quota 96 rischiano la bocciatura dell’emendamento. Facciamo il punto della situazione. Aggiornamento: L’emendamento sarà stralciato

redazione – Per le pensioni dei Quota 96 del 2012 è stato rimesso tutto in gioco dalla Ragioneria dello Stato e il risultato pare non sia scontato. Insomma, i Quota 96 rischiano la bocciatura dell’emendamento. Facciamo il punto della situazione. Aggiornamento: L’emendamento sarà stralciato

L’emendamento

Nel Decreto Madia è stato accolto dal Parlamento un emendamento, tra l’altro anche votato a maggioranza in seduta plenaria alla Camera. In esso si specifica che i Quota 96 che hanno raggiunto i requisiti pensionistici nel 2012 secondo il calendario scolastico, e non solare come invece volle la riforma Fornero, possono andare in pensione, ma nella misura di 4mila unità.

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Rinuncia al TFS

In cambio i Quota 96 devono rinunciare al TFS, per poi riceverlo a rate appena raggiunta l’età pensionabile secondo le regole della Fornero.

Le cifre e la copertura finanziaria

L’emedamento prevede la spesa di 35 milioni di euro per l’anno 2014, di 105 milioni di euro per l’anno 2015, di 101 milioni di euro per l’anno 2016, di 94 milioni di euro per l’anno 2017 e di 81 milioni di euro per l’anno 2018. La copertura finanziaria è stata rintracciata nei risparmi della Spending Review.

I rilievi della Ragioneria dello Stato

Prima ancora della RdS, critiche all’emendamento per le pensioni dei Quota 96 erano state avanzate dai tecnici del bilancio secondo i quali "la fissazione di un limite massimo di beneficiari, determinato in un contingente di 4 mila unità, risulta difficilmente applicabile, anche in considerazione della platea salvaguardata, ampiamente inferiore a quella dei potenziali beneficiari." Insomma, si aprirebbe un rischio contenzioso che metterebbe in difficoltà la gestione dell’esborso finanziario, andando ben oltre quanto preventivato.

La Ragioneria dello Stato si è mossa nella stessa direzione. Anche perché questo è punto di debolezza che ha caratterizzato tutta la vicenda dei Quota 96 ed è stato sempre sottolineato dalla RdS. Ma ha anche aggiunto che la copertura finanziaria dell’emendamento è insufficiente, carente di ben 45mln di euro.

Scontro tra Commissione Bilancio e Ragioneria dello Stato

Si è consumata sabato e ve ne abbiamo dato notizia ieri. Infatti, la V Commissione avrebbe presentato la proposta di un finanziamento alternativo per coprire il buco di 45mln di euro, attingendo dal fondo di solidarietà. Ma la RdS avrebbe risposto "picche".

Cosa accadrà?

Come già anticipatovi nell’articolo di ieri, gli scenari possibili sono tre, ma non si potrà prescindere dal sì della Ragioneria dello Stato per l’approvazione dell’emendamento.

Bisognerà trovare delle coperture alternative da far votare in commissione, o si dovranno recepire le condizioni che darà la Commissione.

La terza via è quella dello stralcio dell’emendamento.

Tempi

Speriamo oggi di potervi dare in tempo reale informazioni sulla scelta che sarà percorsa. Di certo è che c’è fretta di approvazione del Decreto Madia, tanto che la maggioranza  non presenterà emendamenti.

Sulla questione è intervenuto Cesare Damiano (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera, il quale ha affermato "sarebbe inaccettabile che lo stesso Governo pretendesse di cambiare il provvedimento a causa delle pressioni della Ragioneria dello Stato".

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