Provincia Padova approva mozione su mantenimento delle graduatorie del Nord Italia

Di Lalla
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red – Approvata con i voti della maggioranza (Lega Nord e PdL) nel Consiglio provinciale di Padova il 13 ottobre la mozione consiliare "Mantenimento delle attuali graduatorie provinciali del Nord Italia per gli insegnanti precari dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto reinserito a pettine circa 3.000 supplenti quasi tutti provenienti dal Sud Italia". Richieste: il Governo Italiano adotti un Decreto Legge per mantenere le attuali graduatorie Provinciali degli Insegnanti precari, almeno per un congruo periodo in modo tale da preservare i diritti acquisiti; nell’eventualità si volesse valorizzare il punteggio nelle graduatorie, che sia riformato il sistema di reclutamento del corpo insegnante su base prettamente Regionale.

red – Approvata con i voti della maggioranza (Lega Nord e PdL) nel Consiglio provinciale di Padova il 13 ottobre la mozione consiliare "Mantenimento delle attuali graduatorie provinciali del Nord Italia per gli insegnanti precari dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto reinserito a pettine circa 3.000 supplenti quasi tutti provenienti dal Sud Italia". Richieste: il Governo Italiano adotti un Decreto Legge per mantenere le attuali graduatorie Provinciali degli Insegnanti precari, almeno per un congruo periodo in modo tale da preservare i diritti acquisiti; nell’eventualità si volesse valorizzare il punteggio nelle graduatorie, che sia riformato il sistema di reclutamento del corpo insegnante su base prettamente Regionale.

Primo firmatario e presentatore è Giulio Centenaro, Gruppo Consiliare della Provincia di Padova Liga Veneta – Lega Nord Padania

"Volevo semplicemente fare alcune precisazioni e ribadire alcuni concetti anche se la Mozione Consiliare presentata e poi approfondita nella 2° Commissione Consiliare, presieduta dalla collega Bianca Beghin, è già molto esaustiva.

L’art. 9 del Decreto Legge sullo Sviluppo del 13 maggio 2011 con n. 70, recepisce solo alcune indicazioni emerse da questa problematica e formulate al Ministero dell’Istruzione sulla questione degli Insegnanti precari. Ricordiamoci che gli stessi, al Centro-Nord, con la riapertura della graduatorie, rischiano di perdere il posto di lavoro in conseguenza dei punteggi elevatissimi maturati, da altri colleghi, in alcune aree del Paese specialmente nel sud Italia.

Tra le altre cose, per cercare di riequilibrare questa situazione era stato proposto un emendamento per aggiungere 40 punti ai Docenti che non avevano scelto di cambiare Provincia nel triennio 2011-2014. Tale proposta purtroppo non ha avuto seguito anche per l’azione incisiva dell’Anief (che ricordo essere un’associazione sindacale nazionale dei Docenti) e di alcune forze politiche presenti in Parlamento.

Ricordiamo che è in gioco la sopravvivenza stessa degli  Insegnanti del Centro-Nord, che non possono essere spazzati via da meccanismi perversi ed illogici, che poco hanno a che fare con la vera meritocrazia.

Oggi di fatto si rischia una barbarie, rimettendo tutti gli Insegnanti precari in concorrenza tra loro dopo che nel 2007 le graduatorie erano state chiuse, così non si creano posti di lavoro, si toglie semplicemente l’occupazione a qualcuno per assegnarlo ad altri su basi poco condivisibili.

A vivere questo dramma di perdere il posto di lavoro, con il mancato rinnovo del contratto, in seguito alla riapertura della graduatorie, sono Insegnanti che con le loro famiglie sono già inseriti a tutti gli effetti nel tessuto sociale locale, che magari hanno acceso mutui, stanno pagando rate, hanno fatto debiti e quant’altro e ora sono ridotti alla disperazione.

Recentemente il Governo ha deciso l’assunzione a ruolo, per l’inizio di questo anno scolastico, di circa 67.000 Docenti e A.t.a. precari (per la precisione 30.482 docenti e 36.488 ausiliari tecnici e amministrativi), questa scelta è positiva amche se da risposte parziali a questa problematica di grande ampiezza ed impatto sociale.

Voglio anche ricordare che in Veneto prima della nomina dei Reggenti locali, tra lo stupore generale, dovranno essere sistemati in ruolo minimo 15 Dirigenti Scolastici, tutti provenienti dalla Sicilia che ricordo essere una Regione a Statuto Speciale, e non ditemi che nel nostro Veneto non abbiamo insegnanti bravi e capaci in grado di coprire ruoli anche di rilievo.

Proprio per questo, noi sosteniamo con forza le iniziative legislative intraprese recentemente dalla Regione Veneto, targata Luca Zaia, dove al primo posto vengono i Veneti, non sopportiamo più di vedere i nostri giovani senza lavoro e con poche prospettive per il loro futuro altrimenti andiamo a

favorire il declino sociale ed economico buttando al vento tutti i sacrifici fatti dai nostri predecessori.

Pertanto, è nostra intenzione, tramite questa Mozione Consiliare, far emergere il disagio profondo in cui vivono questi Insegnanti nel nostro territorio e sollecitare chi di competenza ad attivarsi per trovare qualche soluzione utile per risolvere il problema.

 Giulio Centenaro

(primo firmatario e presentatore)

Gruppo Consiliare della Provincia di Padova

Liga Veneta – Lega Nord Padania"

MOZIONE CONSILIARE PROVINCIALE APPROVATA

MOZIONE: MANTENIMENTO DELLE ATTUALI GRADUATORIE PROVINCIALI DEL NORD ITALIA PER GLI INSEGNANTI PRECARI DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE HA DI FATTO REINSERITO "A PETTINE" CIRCA TREMILA SUPPLENTI QUASI TUTTI PROVENIENTI DAL SUD ITALIA.

PREMESSO

1. che recentemente la Corte Costituzionale ha reinserito “a pettine” – cioè in base al punteggio – nelle liste Provinciali del Nord Italia circa tremila Insegnanti precari quasi tutti del Sud Italia che prima erano “in coda” come previsto dall’art. 1, comma

4-ter del Decreto-Legge 25 settembre 2009 n. 134 (disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010) convertito con modificazioni dalla Legge 24 novembre 2009 n. 167;

2. che la norma censurata era stata emanata dopo che il T.A.R. Lazio aveva, con numerose pronunce, legittimato l’inserimento di Docenti “a pettine” nelle graduatorie di altre Province con maggiori possibilità di ottenere incarichi o immissioni in ruolo.

CONSIDERATO

1. che non è una disputa tra Nord e Sud Italia, ma una questione di giustizia sociale in quanto molti Docenti nel 2007, quando le graduatorie sono state messe ad esaurimento, hanno fatto la scelta di vivere in una Provincia piuttosto che un’altra e non è corretto cambiare le regole in corsa.

RILEVATO

1. che molti Docenti pur precari (non solo del Centro-Nord), anche se negli ultimi anni hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno facilmente il posto di lavoro, questo in conseguenza di punteggi abnormi maturati – forse troppo generosamente – in alcune aree d’Italia – da parte di molti iscritti – nelle graduatorie di altre Province;

2. che ora viene disposto che questi Docenti si possono riposizionare su una graduatoria diversa dall’originaria inserendosi “a pettine”, cioè in base al punteggio, stravolgendo le liste attuali che ormai erano considerate un diritto acquisito.

RITENUTO

1. che in un momento così contraddittorio e delicato, è necessario preservare la composizione delle graduatorie istituite nel 2007 a tutela dei Docenti che saranno penalizzati da un inserimento “a pettine”, che hanno agito con correttezza rispettando la normativa prevista, senza promuovere ricorsi che avrebbero causato caos e che meritano il rispetto dei diritti acquisiti maturati fino ad oggi con il passaggio delle graduatorie permanenti a quelle ad esaurimento;

2. che tali diritti acquisiti hanno portato a scelte di vita e a progetti professionali ormai consolidati, si pensi per esempio a tutti quei Docenti originari del Sud Italia trasferiti al Nord Italia nel 2007 profondamente contrari all’inserimento “a pettine”, pertanto è pretestuoso da parte di alcuni ridurre in modo semplicistico la questione ad una contrapposizione tra Docenti del Nord contro quelli del Sud;

3. che gli inserimenti “a pettine” generano problemi burocratici e amministrativi per il cambio continuo di insegnanti, di ritardi delle nomine, di classi scoperte e di difficoltà di collaborazione tra insegnanti e famiglie, in particolare modo nei confronti degli alunni con sostegno.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DELIBERA

1. di impegnare la Giunta Provinciale al fine di convocare tutti i parlamentari Padovani per richiedere:

a) che il Governo Italiano adotti un Decreto Legge per mantenere le attuali graduatorie Provinciali degli Insegnanti precari, almeno per un congruo periodo in modo tale da preservare i diritti acquisiti;

b) nell’eventualità si volesse valorizzare il punteggio nelle graduatorie, che sia riformato il sistema di reclutamento del corpo insegnante su base prettamente Regionale.

2. di inviare la presente Mozione Consiliare alla Giunta della Regione Veneto, alle altre Province Venete e a tutti i Comuni della provincia di Padova affinché venga affrontata la problematica nei rispettivi Consigli.

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