Prevedere carriera anche per gli ATA, è già scritta nel contratto

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red – Si fa un gran parlare di carriera per il personale docente, con le nostre ultime indiscrezioni pubblicate ieri, ma non si parla di personale ATA. E’ possibile prevedere una meritocrazia anche per questa categoria di lavoratori?

red – Si fa un gran parlare di carriera per il personale docente, con le nostre ultime indiscrezioni pubblicate ieri, ma non si parla di personale ATA. E’ possibile prevedere una meritocrazia anche per questa categoria di lavoratori?

Per il personale ATA basterebbe dare attuazione a quanto già previsto dal contratto in merito alle aree funzionali  intermedie, area C.

Ricordiamo che l’area C è una figura inserita in CCNL ma tuttora inesistente a scuola. Esso è così suddiviso:

Amministrativo Area C: Attività lavorativa complessa con autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo contabile di ragioneria e di economato, pure mediante l’utilizzazione di procedure informatiche. Sostituisce il DSGA. Può svolgere attività di formazione e aggiornamento ed attività tutorie nei confronti di personale neo assunto. Partecipa allo svolgimento di tutti i compiti del profilo dell’area B. Coordina più addetti dell’area B.

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Tecnico Area C: attività lavorativa complessa con autonomia operativa e responsabilità diretta, anche mediante l’utilizzazione di procedure informatiche nello svolgimento dei servizi tecnici nell’area di riferimento assegnata. In rapporto alle attività di laboratorio connesse alla didattica, e’ sub consegnatario con l’affidamento della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori e delle officine, nonché dei reparti di lavorazione. Conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Partecipa allo svolgimento di tutti i compiti del profilo dell’area B. Coordina più addetti dell’area B.




A ciò aggiungiamo che ci sarebbe anche l’area As, per i collaboratori scolastici ma purtroppo, anch’essa è una figura inserita nel CCNL ma mai vista nelle scuole.

Nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche:

 

 

  • servizi scolastici
    coordinamento dell’attività del personale appartenente al profilo A, di cui comunque, in via ordinaria, svolge tutti i compiti. Svolge attività qualificata di assistenza all’handicap e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie della scuola, in particolare dell’infanzia.
  • servizi agrari
    attività di supporto alle professionalità specifiche delle aziende agrarie, compiendo nel settore agrario, forestale e zootecnico operazioni semplici caratterizzate da procedure ben definite.

La UIL è intervenuta sull’argomento avanzando l’ipotesi che bisognerebbe prevedere la figura tecnica in ogni scuola.

L’assetto organizzativo e la precisazione di competenze a livello di reti può determinare, precisa la UIL, specifiche opportunità di carriera, connessa alle diverse responsabilità.

Insomma, è già tutto pronto, basta semplicemente avviare il meccanismo.

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