Precari, laureati, senza abilitazione all’insegnamento. Prospettive?

inviato da Sonia Capozzi – sono i laureati senza abilitazione all’insegnamento? Esseri ibridi in una società che gira vorticosamente senza sapere con precisione dove vuole andare. Abbiamo un pezzo di carta attaccato alla parete, si solo un pezzo di carta, perché negli ultimi anni, la laurea, non ha nessun valore se non riesci ad accaparrarti una benedetta abilitazione.

Ma siamo noi che non vogliamo o non abbiamo le capacità di abilitarci? Sarebbe comodo rispondere con un si, ma non è affatto così.

Noi lottiamo con il sangue e con i denti affinché qualcuno ci ascolti e pensi anche a noi. Purtroppo il nozionismo non sempre paga e anche le persone più capaci si sono lasciati bloccare alla prima delle tre prove selettive dell’unico modo che ci è rimasto per abilitarci, il Tfa.

Fa quasi paura citarlo, sembra fatto apposta per demoralizzare gli animi . Noi non chiediamo cose assurde, ovviamente non parliamo di ruolo, quello semmai dovrebbe venire con un vero e proprio concorso accessibile a tutti.

Ma a quanto sembra solo i famosi “abilitati” hanno la possibilità di partecipare ai concorsi. Noi chiediamo la possibilità di abilitarci dopo la laurea, pensiamo sia un nostro diritto dopo anni di studio, altrimenti il senso della preparazione universitaria qual è?

I laureati senza abilitazione ci sono, e sono tanti. Siamo in un momento, tra virgolette, di prosperità economica e sociale, sicuramente dopo aver dato tanti anni di precariato alla scuola, potranno essere riciclati nelle aziende che si stanno sviluppando sempre di più in Italia in questi anni?

Sonia Capozzi, Concetta Petagna

Amministratrici del Movimento per il Diritto all’Abilitazione

https://www.facebook.com/groups/non.abilitati/