PNSD, azioni avviate e da avviare. Primo bilancio del Miur

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Il Miur traccia un primo bilancio, tramite delle slide, relativo al PNSD, che è stato lanciato il primo ottobre u.s., con 19 azioni già partite, mentre le altre dovranno svolgersi da maggio a dicembre 2016. 

Il Miur traccia un primo bilancio, tramite delle slide, relativo al PNSD, che è stato lanciato il primo ottobre u.s., con 19 azioni già partite, mentre le altre dovranno svolgersi da maggio a dicembre 2016. 

Le azioni già avviate sono le seguenti:

  • Fibra a banda larga per ogni scuola;
  • Cablaggio interno di tutte le scuole;
  • Ambienti digitali per la didattica;
  • Laboratori territoriali;
  • Atelier creativi nel primo ciclo d'istruzione;
  • Laboratori professionalizzanti in chiave digitale per scuole del secondo ciclo;
  • Sistema di autenticazione unica;
  • Profilo digitale per ogni studente;
  • Profilo digitale per ogni docente;
  • Digitalizzazione amministrativa;
  • Strategia "Dati della scuola";
  • Curricoli digitali;
  • Portare il pensiero logico-computazionale a tutta la scuola primaria;
  • Girls in Tech & Science;
  • Biblioteche scolastiche digitali;
  • Formazione in servizio per l'innovazione organizzativa e didattica;
  • Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo;
  • Rafforzare la formazione iniziale sull'innovazione digitale;
  • Animatore digitale in ogni scuola;
  • Accordi territoriali;
  • Galleria per la raccolta di pratiche.

Diverse altre azione, invece, devono ancora essere avviate: Canone di connettività (contributo di 10 milioni di euro);Challenge Prize per la scuola digitale; Linee Guida per il BYOD; Registro elettronico (contributo a tutte le scuole del primo ciclo); Framework per competenze digitali e l'educazione ai media; Research Unit per le Competenze del XXI secolo; Aggiornare il curricolo di tecnologie nella scuola secondaria di primo grado; Un curricolo per l'imprenditorialità digitale; Piano carriere digitali; Standard minimi per gli ambienti  online per la didattica; Promozione OER  e linee guida per autoproduzione; Stakeholders 'Club per la scuola digitale; Dare alle reti innovative un ascolto permanente; Osservatorio per la scuola digitale; Comitato scientifico; Il monitoraggio del Piano.

Dopo aver elencato le dette azioni, l'amministrazione illustra i prossimo passi che intende fare sempre nel detto PNSD, ossia la creazione di un sito dedicato, un app per controllare l'avanzamento e gli investimenti  del Piano, Schoolkit  (strategia per la raccolta delle migliori pratiche).

Si tratta di un piano di tutto rispetto che, se ben attuato in tutta la Penisola e in tutte le scuole, contribuirà certamente all'innovazione della nostra Scuola.

Una breve riflessione su due azioni del piano, una avviata e un'altra da avviare: la formazione dei docenti e il registro elettronico.

La formazione in servizio dei docenti, per l'innovazione didattica e organizzativa, è stata avviata in tutta la Penisola, tuttavia non sempre le aspettative dei docenti in formazione sono state soddisfatte, in quanto non sempre i formatori si sono rivelati all'altezza, fornendo nozioni e competenze, di cui la maggior parte dei docenti italiani sono in possesso.

Quanto al registro elettronico, è curioso che si prevede di dare un contributo alle scuole ex -post. In tutte le scuole d'Italia, il registro elettronico è in uso, sebbene la maggior parte degli istituti (se non tutti) sia priva di PC per ogni classe (spesso non ne hanno nemmeno uno da mettere a disposizione soprattutto nei plessi staccati), con tutte le difficoltà e conseguenze del caso (docenti costretti a riportare quanto svolto in classe prima su carta e poi  a casa sul registro elettronico). Forse sarebbe stato meglio e logico dare prima il contributo e poi far utilizzare detto registro. 
 

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