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Permessi 150 ore diritto allo studio docenti e ATA: è già tempo di presentare la domanda per TFA sostegno, corsi e tirocinio, lauree [GUIDA]

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Domanda per diritto allo studio anno solare 2024: la scadenza ministeriale è il 15 novembre, anche se di solito qualche USR anticipa. Chi può presentare domanda, per quante ore, per quali corsi.

E’ bene quindi fare riferimento al sito dell’Ufficio Scolastico di riferimento.

Gli Uffici Scolastici pubblicano il contingente previsto, per ogni ordine di scuola, che possa fruire dei permessi per diritto allo studio per l’a.s. 2023/24.

Il personale presenta la domanda nell’istituzione scolastica in cui è in servizio entro il 15 novembre. L’anno di riferimento è solare, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

I permessi straordinari retribuiti possono essere concessi nella misura massima di 150 ore annue individuali (questa è la misura massima, da rapportare al numero di ore di servizio e in caso alla tipologia di contratto, se ad es. termina il 30 giugno).

Chi può presentare la domanda

  • personale docente ed educativo
  • personale Ata
  • personale con contratto d’incarico annuale per l’insegnamento della religione cattolica

Il personale può essere assunto sia a tempo indeterminato (con intero orario di cattedra o part time) che determinato (con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche, con orario intero o parziale)
Nel caso di orario parziale o part time i permessi sono concessi in proporzione alla dura dell’incarico e delle ore di servizio.

A chi presentare la domanda?

Alla Segreteria scolastica della scuola di servizio.
La scuola la inoltrerà al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Il personale impegnato in più scuole la presenterà alla scuola che gestisce la propria situazione amministrativa e solo per conoscenza all’altra o alle altre.

N.B . Oltre alla normativa nazionale bisogna fare riferimento ai Contratti integrativi regionali, che possono presentare delle diversità nelle modalità di fruizione.

Come si determina il contingente dei beneficiari?

In ogni provincia il personale avente diritto alla fruizione dei permessi studio non può superare complessivamente (tra tutti coloro che presentano la domanda) il 3% del personale in servizio all’inizio dell’anno scolastico (l’arrotondamento è previsto all’unità superiore). Gli uffici scolastici pubblicano, di norma entro il 15 ottobre, il numero massimo di permessi concedibili per ogni settore e ordine di scuola. Qualora rimangono posti scoperti in un ordine di scuola i posti assegnati possono passare ad un altro. La pubblicazione del numero dei posti garantisce la trasparenza dell’operazione.

Decorrenza dei permessi : dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

E’ possibile utilizzare i permessi prima del 1° gennaio 2024?

La fruizione dei permessi è per anno solare.

Tuttavia alcuni Uffici Scolastici hanno prontamente riaperto i termini per l’attribuzione di permessi per il diritto allo studio per il personale già impegnato nelle lezioni del TFA sostegno nel periodo settembre – dicembre 2023. Si consiglia quindi di consultare gli Uffici Scolastici.

Per quali corsi possono essere richiesti i permessi?

  • Frequenza di corsi finalizzati al conseguimento del titolo di studio proprio della qualifica di appartenenza
  • Frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di titoli di qualificazione professionale (compresi i corsi di abilitazione e di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno, corsi di riconversione professionale e quelli comunque riconosciuti nell’ambito dell’ordinamento pubblico)
  • Frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di un diploma di laurea (o titolo equipollente) o di istruzione secondaria
  • Frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di un titolo di studio post-universitario

In base dell’art. 14 del D.P.R. n. 275/99, rientra nella competenza esclusiva dei Dirigenti Scolastici la verifica dei presupposti circa la sussistenza del diritto per i singoli richiedenti e di conseguenza la concessione dei permessi o il diniego.

E’ possibile usufruire dei permessi per corsi da svolgersi in modalità on line?

La Funzione Pubblica è intervenuta sulla questione, chiarendo che il permesso può essere concesso per la fruizione di un corso on line solo a condizione che sia possibile

  • presentare la documentazione relativa all’iscrizione e agli esami sostenuti
  • l’attestazione della partecipazione alle lezioni, certificando l’avvenuto collegamento alle università telematiche durante l’orario di lavoro.

La circolare 12/11 della Funzione Pubblica

E’ possibile usufruire dei permessi per attività di studio preparatorie agli esami?

La circolare n. 12/11 della Funzione Pubblica invece lo esclude, affermando: ”“Giova inoltre rammentare che in base alle clausole negoziali, le ore di permesso possono essere utilizzate per la partecipazione alle attività didattiche o per sostenere gli esami che si svolgano durante l’orario di lavoro, mentre non spettano per l’attività di studio. Questo orientamento applicativo, oltre che dal tenore delle clausole, è confermato dall’orientamento della giurisprudenza di legittimità (Cass. Sez. Lav. N. 10344/2008) e dell’ARAN”

In ogni caso controllare in quale misura i contratti regionali recepiscono questa indicazione.

La fruizione dei permessi può essere articolata

  • permessi orario – utilizzando parte dell’orario giornaliero di servizio
  • permessi giornalieri – utilizzando l’intero orario giornaliero di servizio

Per quali attività sono fruibili i permessi?

La fruizione dei permessi è finalizzata alla frequenza (in presenza o on line dei corsi), ivi compreso il tempo necessario per raggiungere la sede di svolgimento dei corsi.

In ogni caso la fruizione del permesso va certificata subito dopo la fruizione dei permesso e comunque entro il termine stabilito dalla scuola. In caso di mancata presentazione della certificazione, i periodi di permesso utilizzati saranno considerati come aspettativa per motivi di famiglia senza assegni, con il recupero da parte dell’amministrazione delle competenze fisse corrisposte per detti periodi.

I permessi per diritto allo studio valgono per il computo dei giorni ai fini dell’anno di prova?

No, se vengono fruiti a giorni interi. Non incidono invece sul computo se vengono fruiti ad ore.

Chi è in servizio in più scuole a quale deve inoltrare la domanda?

La domanda va consegnata alla scuola che si occupa di gestire i dati dal punto di vista amministrativo, ma per conoscenza anche all’altra o le altre di servizio, dato che saranno direttamente interessate.

Il personale eventualmente assunto con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato dopo il 15 novembre, ha diritto a presentare la domanda?

Di solito gli Uffici Scolastici assegnano 5 giorni di tempo dall’assunzione per la presentazione della domanda. Data la particolarità del caso, è bene contattare il singolo Ufficio Scolastico.

E’ possibile presentare la domanda con riserva?

Alcuni uffici scolastici lo permettono, se si è in attesa dell’attivazione di eventuali corsi

E’ possibile utilizzare i permessi per un corso diverso rispetto a quello indicato sulla domanda?

No, a meno che non si è esplicitamente autorizzati dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

E’ possibile utilizzare il permesso sempre nello stesso giorno della settimana?

La modalità di fruizione dei permessi è indicata nei contratti regionali, in ogni caso il personale scolastico che beneficia dei permessi ha titolo ad ottenere, compatibilmente con le esigenze di servizio, turni di lavoro che agevolino la frequenza dei corsi .

I docenti che insegnano nelle scuole non statali hanno diritto ai permessi per il diritto allo studio?

Sì, in base a quanto indicato nei rispettivi contratti nazionali.

Contratto FISM art. 58

Contratto AGIDAE art. 70

Contratto ANINSEI art. 48

Criteri per la fruizione dei permessi: sono affidati alla contrattazione integrativa regionale , stipulati con cadenza quadriennale

Riferimenti normativi
art. 3 del DPR 395/98, cm 266/88, cm prot. 31787 del 5/04/1989 del Ministero della Funzione pubblica, cm n. 236 dell’08/07/1989, nota prot. n. 7166 del 05/02/1990, cm n.319 del 24/10/1991, telex prot. n. 20880 dell’08/07/1992, cm n. 130 del 21/04/ 2000, CCNL 29.11.2007 (art. 4, comma 4, lett. a), contratto collettivo integrativo regionale.

Se l’Ufficio Scolastico della vostra provincia  non ha pubblicato il modello di domanda, fatene richiesta presso la scuola di servizio, o comunque adattate uno dei modelli già esistenti.

Le indicazioni regionali

Contratto integrativo Emilia Romagna 2021 – 23 – I permessi possono essere fruiti dagli aventi titolo utilizzando parte dell’orario giornaliero di servizio (permessi orari) e/o l’intero orario giornaliero di servizio (permessi giornalieri)

Contratto Integrativo Lombardia 2023 – 2025

Contratto integrativo Marche 2022 – 2023 – 2024 – i permessi studio possono essere fruiti per il raggiungimento della sede in cui si svolge il corso o in cui si deve sostenere l’esame o la tesi. A tal fine il lavoratore dovrà documentare la presenza al corso o il sostenimento dell’esame per cui è stato richiesto il permesso.
Il contratto è stato integrato con la previsione di usufruire dei permessi anche per i tirocini formativi obbligatori al corso frequentato. Leggi tutto

Sottoscritto in via definitiva il contratto integrativo regionale di integrazione del CIR 24 febbraio 2022 sui criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio del personale del comparto scuola per il triennio 2022-24 13 aprile 2023

Contratto integrativo Molise 2022 – 25 –  max 10% delle ore per preparazione tesi

Contratto integrativo Piemonte 2021 – 23 fruizione di ore di diritto allo studio anche per le ore di tirocinio, se previste nei corsi per cui si ha il permesso.

Contratto integrativo Umbria 2023 – 25

Contratto integrativo Puglia 2022 – 2025

Contratto integrativo Sicilia 2019 – 23

Contratto integrativo Veneto 2023 – 2025

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