Pensioni, sindacati in piazza: riforma. “41 anni di contributi sono sufficienti” “a 67 anni non si può insegnare a classi di 25”

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Oggi sindacati in piazza per una riforma delle legge sulle pensioni. Una riforma che dal 2007 ha avuto diverse contestazioni e annunci di cambiamento.

Oggi sindacati in piazza per una riforma delle legge sulle pensioni. Una riforma che dal 2007 ha avuto diverse contestazioni e annunci di cambiamento.

La manifestazione è stata accompagnata dalle parole della Corte dei conti che ha cancolato dal 2007 al 2015 che senza riforma Fornero "la spesa per pensioni sarebbe stata superiore di ben due punti percentuali di Pil rispetto a quella effettivamente realizzatasi, cioè oltre 30 miliardi di euro l'anno, e per un periodo di almeno quindici anni".

Susanna Camusso, però, parlando alla manifestazione di Venezia, ha così affermato "Le pensioni devono cambiare radicalmente, deve cambiare la norma per quel che riguarda la costruzione di una previdenza per i giovani, la possibilità non di immaginarsi un futuro da poveri, ma di persone che nella loro vita lavorativa metteranno insieme una condizione civile di pensione". Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso,. "Deve cambiare il rapporto con i singoli lavori perché non si può usare una media indefinita per la quale sarebbe lo stesso lavorare su un'impalcatura o in un ufficio". "Ci vuole – ha proseguito – una relazione con la fatica del lavoro, e serve una relazione con l'inizio dell'attività. Chi va a lavorare a 15 anni non può immaginare di proseguire per un numero di anni infinito". Per Camusso, infine, "va costruito un sistema solidale: chi ha avuto anche troppo dal sistema deve essere disponibile a dedicarlo ad una solidarietà interna, per fare della pensione ciò che e' sempre stato: la condizione di una vecchiaia delle persone dopo una vita di lavoro".

"Bisogna rimuovere la legge Fornero, perché è sbagliata", ha aggiunto Furlan, intervenendo dal palco di piazza Santi Apostoli, dove si è conclusa la manifestazione unitaria 'Cambiare le pensioni, dare da lavoro ai giovani'. Gli organizzatori parlano di 10 mila partecipanti al corteo partito da via Cavour. "Con gli annunci e gli auspici non si cambiano le leggi". dice la leader della Cisl. E sottolinea: "Serve una proposta del governo, quella che manca all'appello". Finora l'esecutivo, continua Furlan, "non è stato in grado di formulare" una revisione della regole attuali. "Serve una convocazione domani, siamo già abbondantemente in ritardo", avverte. Quanto alle nuove generazioni, per il segretario generale della Cisl se nulla verrà modificato "i giovani di oggi diventeranno pensionati poveri". Ecco che, aggiunge, "in un Paese spaccato c'è bisogno di momenti di coesione" come la manifestazione unitaria di oggi voluta dai "sindacati confederali".

"L'Italia sta diventando un Paese in estinzione perché fuggono i giovani e gli anziani. Gli anziani che con pensioni da fame non possono più resistere e i giovani che non trovano lavoro" ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. "Quando va via un ricercatore che è costato alla collettività e alle famiglie 800mila euro – ha aggiunto Barbagallo – se lo regaliamo agli Stati europei piangiamo con un occhio perché è sempre Europa, ma se lo regaliamo agli Stati Uniti, al Giappone, alla Cina, all'India piangeremo lacrime amare perché saranno i nostri competitori del futuro. E allora bisogna cambiare la Fornero". "Un anno fa il ministro Poletti aveva detto che la Fornero aveva creato disagio sociale e immediatamente gli avevamo chiesto di aprire un tavolo di discussione, ma stiamo ancora aspettando. Oggi da tutte le piazze gridiamo che è ora di smettere,non possiamo aspettare più. Migliaia di lavoratori sono esodati, in attesa di avere una pensione decente".

Sulla questione è intervenuta anche Dalida Angelini, segretaria della Cgil Toscana “Non si può stare fino a 67 anni su un ponteggio o a tenere una classe di un asilo”

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