Pantaleo: su merito Governo vuole prendere strada legislativa, sbagliato

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L’incontro informale che si è tenuto a Viale Trastevere lo scorso mercoledì tra il ministro Giannini e i rappresentati dei sindacati non ha dato gli esiti sperati: al momento non sembrano esserci le condizioni per intavolare una trattativa.

L’incontro informale che si è tenuto a Viale Trastevere lo scorso mercoledì tra il ministro Giannini e i rappresentati dei sindacati non ha dato gli esiti sperati: al momento non sembrano esserci le condizioni per intavolare una trattativa.

Com’è andato l’incontro di mercoledì col Ministro?

“E’ stato del tutto informale e purtroppo non abbiamo ottenuto nulla. La Ministra ha semplicemente voluto conoscere le nostre opinioni sulla Buona Scuola, ma non v’è stata alcuna interlocuzione in merito ai temi caldi in essa contenuti, come merito, carriera, scatti. L’unica certezza ricavata da questo incontro è che il Governo continuerà ad operare attraverso interventi legislativi”.

Anche a colpi di decreto?

“Non è chiaro se ci saranno decreti legislativi, disegni di legge. Certo è che si tratta di una strada sbagliata, evitare il confronto con le parti sociali in merito a temi che riguardano una fetta così ampia del Pubblico Impiego è una follia ed è per questo che il 5 dicembre scenderemo in piazza anche noi per lo sciopero generale”.

Ha avuto la sensazione che il primo di questi interventi legislativi possa riguardare la carriera?

“Potrebbe essere. Ma voglio ribadirlo anche adesso, abolire gli scatti di anzianità per assegnarli soltanto al 66% dei docenti e per di più solo a partire dal 2018/2019 è un’operazione truffaldina che serve soltanto a produrre risparmio, altro che investimento di risorse nella scuola! La chiusura del Governo sul rinnovo del contratto è inaccettabile, una scelta che ben presto si rivelerà devastante per docenti, personale Ata, tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola”.

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Eppure proprio sugli scatti c’è chi accusa i sindacati rappresentativi di non averli saputi difendere al momento opportuno facendo accordi sottobanco col ‘padrone’.

“Flc non ha mai fatto nessun accordo sottobanco, sugli scatti la nostra posizione è ben nota ai lavoratori italiani. Sa qual è l’unica verità veramente lampante al momento? Che la Buona Scuola non ha incontrato il benché minimo apprezzamento da parte dei docenti italiani”.

Cruciali le elezioni RSU

“Spero che quell’occasione possa rivelarsi un monito per il ministro Giannini a procedere con più cautela, rispettando la volontà dei lavoratori italiani”.

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