Organico di fatto, aumenti classi solo in determinati casi. Vediamo quali

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L'USR Lazio, con apposita circolare, ha fornito indicazioni per l'adeguamento dell'organico di diritto (ormai organico dell'autonomia) alle situazioni di fatto, che possono determinare un incremento o una riduzione del numero delle classi, a seconda dell'aumento o dimunizione del numero degli alunni.

L'USR Lazio, con apposita circolare, ha fornito indicazioni per l'adeguamento dell'organico di diritto (ormai organico dell'autonomia) alle situazioni di fatto, che possono determinare un incremento o una riduzione del numero delle classi, a seconda dell'aumento o dimunizione del numero degli alunni.

L'adeguamento alle situazioni di fatto avviene in ottemperanza delle disposizioni dettate dal comma 69 della legge n. 107/2015, in attesa del Decreto Interministeriale previsto dallo stesso comma.

Detto decreto, in sostanza, definirà il contingente destinato a coprire l'ulteriore fabbisogno delle istituzioni scolastiche, non coperto con l'organico dell'autonomia.

Il dirigente scolastico può disporre, fermo restando la necessaria autorizzazione del Direttore Generale Regionale, un aumento del numero di classi della scuola primaria e secondaria, solo qualora ciò sia dettato da inderogabili necessità relative all’aumento effettivo del numero degli alunni rispetto alle previsioni.

E', dunque, possibile, aumentare il numero delle classi solo ed esclusivamente in seguito all'incremento del numero di alunni, secondo i parametri e i criteri indicati nel DPR n.81/09.

Nel caso sopra descritto, il dirigente è chiamato ad effettuare un'attenta valutazione delle esigenze d'organico, analizzando anche la serie storica delle incongruenze tra numero di iscritti e numero di alunni frequentanti, in modo da eviare previsioni errate ed eventuali aggravi di spese per l'erario (nel caso in cui i frequentanti risultino inferiori agli iscritti, vanificando di fatto la necessità della nuova classe).

Le richieste di incremento di classi che, come suddetto, devono essere autorizzate dal Direttore Generale regionale, sono esaminate preliminarmente dai dirigente degli Uffici Territoriali competenti (ATP), che poi le invieranno all'USR per la valutazione e decisione finale. 

Qualora, invece, rispetto alle previsioni (quindi alle iscrizioni effettuate tra gennaio e febbraio), vi sia un numero inferiore di alunni, il dirigente scolastico della scuola interessata procederà all’accorpamento o alla soppressione delle classi, secondo le disposizioni dettate dall’art. 2 della Legge 268/02. Nella circolare si sottolinea la responsabilità esclusiva del dirigente scolastico, l'unico che può conoscere l'eventuale diminuzione del numero di alunni.

Sia nel caso di incremento del numero delle classi che nel caso di riduzione, il dirigente scolastico comunica la nuova situazione d'organico al dirigente dell'Ufficio Territoriale di competenza.

Sia per l'incremento che per la soppressione o accorpamento delle classi, il dirigente deve emanare un atto motivato, al fine di giustificare la non corretta previsione in fase di costituzione di organico di diritto.
 
Le operazioni di sdoppiamento o attivazione di nuove classi non sono consentite dopo l'inizio dell'anno scolastico.

Le richieste di incremento di classi e/o i provvedimenti di soppressione dovranno essere trasmessi ai competenti Uffici Territoriali del Lazio entro sabato 2 luglio 2016, sulla base delle specifiche istruzioni che saranno comunicate dai Dirigenti gli Uffici Territoriali.

Entro il giorno 8 luglio 2016 gli Uffici Territoriali del Lazio comunicheranno alla Direzione Generale, per la valutazione e decisione finale, il fabbisogno presunto di organico corrispondente all’aumento delle classi vagliate positivamente (in via provvisoria) dagli stessi Uffici Territoriali.

Le indicazioni sopra riportate, leggiamo nella nota, potrebbero essere integrate nel caso di eventuali nuove diposizioni da parte del Miur.

La circolare

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