Organico ATA. FLC CGIL: Occorre organico funzionale per far funzionare le scuole

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La FLC CGIL denuncia ancora una volta la forte carenza di personale amministrativo, tecnico e ausiliario nella scuola, che richiede un intervento tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Governo.

La FLC CGIL denuncia ancora una volta la forte carenza di personale amministrativo, tecnico e ausiliario nella scuola, che richiede un intervento tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Governo.

Il sindacato richiede soprattutto un intervento riformatore riguardante soprattutto l’organico del personale ATA unitamente alla cancellazione delle restrizioni alle supplenze brevi, per garantire la continuità al servizio e all’azione amministrativa e il supporto alla didattica.

Secondo il sindacato non c'è innovazione tecnologica o digitalizzazione che possa supplire la cronica mancanza di personale ATA nelle nostre scuole e non si può confondere lo strumento digitale con chi poi dovrebbe farlo funzionare, cioè le risorse umane. 

L’incremento quantitativo delle attività e delle prestazioni da svolgere introdotte dalla legge 107/15 richiede un fabbisogno di posti aggiuntivi di personale ATA, che non è assolutamente possibile soddisfare con le dotazioni organiche esistenti. L’insufficienza di organico, assieme a quello delle restrizioni alle sostituzioni, si ripercuoterà inevitabilmente sulla pianificazione generale dei servizi scolastici e sulla didattica.

La FLC CGIL richiede l'istituzione di un organico funzionale per il personale ATA (come per i docenti con l’organico potenziato) per il buon funzionamento della scuola, che ha bisogno di questo personale, senza il quale l’istituzione scolastica è destinata a non assolvere la sua funzione sociale e istituzionale.

Il decreto interministeriale sull’organico di diritto triennale del personale ATA , al contrario, prevede tagli e riduzioni nonostante l’incremento di alunni, a causa della modifica (legge di stabilità 2015) nelle progressioni numeriche delle tabelle, previste per il conteggio dei posti spettanti, che non consente di poter attivare un numero di posti congruo all’aumento nelle diverse tipologie di scuola. 

Inoltre con l’organico di fatto il Miur intende autorizzare solo 5.182 posti in deroga, a causa dei rilievi sollevati dal Mef, per il numero eccessivo di posti autorizzati, a loro dire, lo scorso anno (9.078). 

Il problema è stato posto al sottosegretario Faraone per ottenere un impegno politico esplicito ad autorizzare gli stessi posti attribuiti lo scorso anno, appena sufficienti alla funzionalità operativa delle scuole. Il sottosegretario non ha, però, fornito conferme sul numero dei posti in deroga da attivare, riservandosi di fare un approfondimento in tempi stretti con le proprie Direzioni Generali. 

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