Nuovo reclutamento, 3+2. ANIEF concorda, ma gli idonei del concorso devono trovare collocazione

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red – Dopo la notizia di OrizzonteScuola.it data in anteprima direttamente dal "Cantiere scuola del Partito Democratico" svoltosi a Terrasini, interviene sulla proposta di formazione e reclutamento, l’ANIEF.

red – Dopo la notizia di OrizzonteScuola.it data in anteprima direttamente dal "Cantiere scuola del Partito Democratico" svoltosi a Terrasini, interviene sulla proposta di formazione e reclutamento, l’ANIEF.

La proposta del PD è stata avanzata dall’on. Simona Malpezzi (PD), componente della VII Commissione Cultura alla Camera, e prevede 3 anni di laurea, 2 di specializzazioni (compreso anche il tirocinio abilitante, affidato a docenti ‘senior’).

Secondo l’On Malpezzi il tirocinio svolto nelle scuole verrebbe affidato ad insegnanti “senior”, vicini alla pensione e che in questo modo potrebbero mettere a disposizione delle giovani leve la loro lunga esperienza dietro alla cattedra. I docenti abilitanti avrebbero quindi accesso ai nuovi concorsi a cattedra, che avrebbero cadenza biennale e sarebbero a numero rigorosamente chiuso: verrebbero programmati dopo aver verificato i posti effettivamente liberi nelle varie province e discipline, in modo da non produrre più vincitori ‘idonei’ da assumere nel corso degli anni.

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Riteniamo la proposta dell’on. Malpezzi condivisibile – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, presente a Terrasini – anche se servono maggiori certezze per tutti coloro che conseguono le lauree specializzanti e abilitanti all’insegnamento. Chi non vincerà il concorso a numero chiuso, comunque abilitato dallo Stato, dove verrebbe collocato? La logica dice su graduatorie aggiuntive alle attuali GaE. Con collocazioni, per le supplenze annuali e per il ruolo, praticamente uguali a quelle di chi sta oggi nelle graduatorie ad esaurimento”

Apprezziamo anche l’idea del docente ‘senior’, cui affidare la formazione finale degli abilitandi: è una proposta che l’Anief ha presentato da tempo, perché servirebbe a trasmettere ai giovani docenti la professionalità e la preziosa esperienza di chi ha svolto il mestiere di insegnante per decenni. E nel contempo permetterebbe a chi è vicino alla pensione di ridurre il carico di lavoro e le possibilità di incorrere nel burnout, presente a livelli altissimi – conclude Pacifico – tra chi svolge questa professione ed ha attorno ai 60 anni di età”.

Per approfondimenti:

Reclutamento docenti il PD vuole 3+2. Tirocinio affidato ai docenti senior e concorso biennale

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