Nuove classi di concorso, per il Ministero avanti tutta. Prossimo incontro il 28 gennaio

Di Lalla
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red – Si è concluso al Ministero l’incontro per il riordino delle classi di concorso, che il Ministero vuole adottare con un decreto, contestato dalle Organizzazioni sindacali. Il primo commento è della Gilda degli Insegnanti: no allo svilimento della professione docente.

red – Si è concluso al Ministero l’incontro per il riordino delle classi di concorso, che il Ministero vuole adottare con un decreto, contestato dalle Organizzazioni sindacali. Il primo commento è della Gilda degli Insegnanti: no allo svilimento della professione docente.

Rino Di Meglio dopo l’incontro ha rilasciato la seguente dichiarazione "Il 28 gennaio ritorneremo al ministero dell’istruzione per discutere ancora della questione ma noi continuiamo a essere critici sulla fretta con cui si vuole approvare un decreto così importante con un ministro senza governo e al termine del suo mandato. Il nostro timore è che questo provvedimento abbassi la qualità della scuola italiana e i requisiti professionali richiesti agli
insegnanti".

"Un esempio: oggi chi è abilitato per insegnare lettere alle scuole medie – spiega Di Meglio – con il decreto sulle classi di concorso potrebbe partecipare ai concorsi a cattedra per greco e latino al liceo. Una revisione che contestiamo fortemente, perché aver sostenuto un solo esame universitario di una determinata materia non assicura la preparazione necessaria per poterla insegnare agli studenti.

In questa operazione – conclude Di Meglio – intravediamo un passo verso l’abbassamento del valore legale del titolo di studio e la Gilda, che è prima di tutto un’associazione professionale degli insegnanti, non può accettarlo».

Le OO.SS. hanno richiesto di poter leggere una nuova bozza, che tenga conto di quanto richiesto e accettato dall’Amministrazione, in particolare l’ipotesi di operare la definizione di macroaree solo per i prossimi corsi di TFA ordinario e futuri concorsi ordinari. 

L’organico 2013/14 continuerà ad utilizzare le attuali classi di concorso, così come non dovrebbero esserci interventi nè sulle graduatorie ad esaurimento nè sulla III fascia delle graduatorie di istituto. 

Garantita la salvaguardia dei titoli di studio e delle abilitazioni vigenti, sia per l’accesso al TFA che ai concorsi. 

Rimaniamo in attesa di leggere la nuova bozza. 

Cosa si era detto nel precedente incontro 

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