La nuova classe di concorso A-61 (Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali) e le sue incongruenze. Lettera

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Coord. Naz. TFA – La nuova classe di concorso A-61 (Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali) in cui sono confluite le “vecchie” A044 (Linguaggio per la cinematografia e la televisione), A062 (Tecnica della registrazione del suono), A063 (Teoria della ripresa cinematografica e televisiva), A064 (Tecnica e organizzazione della produzione cinematografica e televisiva), A065 (tecnica fotografica), A067 (tecnologia per il cinema e la televisione) rientra appieno in una procedura che sembra non contemplare minimamente le singole specificità che ognuna di queste discipline comporta.

Coord. Naz. TFA – La nuova classe di concorso A-61 (Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali) in cui sono confluite le “vecchie” A044 (Linguaggio per la cinematografia e la televisione), A062 (Tecnica della registrazione del suono), A063 (Teoria della ripresa cinematografica e televisiva), A064 (Tecnica e organizzazione della produzione cinematografica e televisiva), A065 (tecnica fotografica), A067 (tecnologia per il cinema e la televisione) rientra appieno in una procedura che sembra non contemplare minimamente le singole specificità che ognuna di queste discipline comporta.

Si tratta, infatti, di materie talmente specifiche ed eterogenee fra di loro che, nonostante apparenti similitudini, non possono essere circoscritte all’interno di uno stesso ambito disciplinare. Il nome stesso attribuito alla nuova classe, “ Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali”, non sembra d'altronde neanche dar più conto delle specificità cinematografiche/audiovisive delle vecchie classi, sostituite da un generico "multimediale", poco pertinente con l'oggetto stesso dei nostri insegnamenti.

Senza contare il fatto che allo stato attuale il concorso prevede la conoscenza dei programmi di tutte le classi di concorso confluite nell'accorpamento A-61. Tradotto si deve conoscere tutto di tutte le classi di concorso anche se poi non verrà messo in pratica nell'insegnamento, visto che la classe di concorso tratterà di tutto un po' (e di niente nello specifico).

Oltretutto l'insegnamento nei licei artistici (indirizzo “audiovisivo e multimediale”) era finora permesso ad alcune delle “vecchie” classi di concorso inserite nella nuova A-61, la quale, però, non avrà accesso che ai soli istituti tecnici e professionali.

Perché l'esclusione dai licei artistici con indirizzo “audiovisivo e multimediale”?

Vi è chiaramente un'incongruenza tra la nuova Tabella A e la nota Miur del 25.02.2015, n. 724.

Nelle “nuove” classi di concorso subentra, per paradosso, la A-07 “Discipline Audiovisive", il cui accesso è per i laureati in Architettura del paesaggio ed Ingegneri edili. In questo nuovo accorpamento sono confluite le "vecchie" 3/A ( Arte del disegno animato) 3/D (Arte del disegno di animazione) 4/D (Arte della ripresa e montaggio per il disegno animato) e la 10/D (Arte della fotografia e della cinematografia).

Una scuola alle prese con un'introduzione di una materia legata all'audiovisivo cosa sceglierebbe tra "Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali" e "Discipline Audiovisive" (A-07)?

Avrebbe più senso reintrodurre le specificità cinematografiche/audiovisive delle “vecchie” classi di concorso o annullarle definitivamente accorpando a sua volta le nuove A-61 e A-07 in una grande classe di concorso legata all'audiovisivo e al filmmaking?

Lo stato delle cose così com'è sembra non derivare da un criterio univoco.

 

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