I numeri della scuola digitale. Ci vogliono più risorse, appena un PC ogni 15 studenti elementari

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red – Una interrogazione parlamentare del Movimento 5 stelle mette luce sulla situazione della digitalizzazione nelle scuole italiani. I numeri non sono confortanti.

red – Una interrogazione parlamentare del Movimento 5 stelle mette luce sulla situazione della digitalizzazione nelle scuole italiani. I numeri non sono confortanti.

L’M5S ha chiesto al Ministro quali sono strategie si intende mette re in atto per puntare verso l’orizzonte della digitalizzazione della didattica. E lo fa partendo dai numeri.

Infatti, in Italia pare che la dotazione dei computer sia così distribuita:

  • un pc ogni 15 studenti nelle scuole elementari;
  • un pc ogni 11 studenti nelle scuole secondarie di primo grado;
  • un pc ogni 8 per quelle di secondo grado;
  • una LIM ogni 5 classi e solo la metà delle classi hanno accesso alla rete;

Una situazione non certo rosea se si paragona con altre aree dell’Europa, a partire dalla Svezia, dove in tutte le scuole è presente la banda larga, ad esempio.

Infrastrutture che sarà necessario potenziare per l’uso sempre più massiccio della rete nella didattica.

Eppure, dicono quelli del M5S, i fondi stanziati dal Governo sono assolutamente insufficienti:

  • 15 milioni di euro per incrementare la connettività wireless nelle scuole secondarie (con priorità a quelle di secondo grado);
  •  8 milioni (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) per finanziare l’acquisto da parte di scuole secondarie di libri di testo – da ora facoltativi e sostituibili con altro materiale – e ebook da dare in comodato d’uso agli alunni bisognosi;
  • 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico anche sul piano delle competenze digitali

Se si pensa che nel Regno Unito nel solo 2003 sono stati stanziati 40mln di sterline per permettere a tutte le scuole superiori di dotarsi di banda larga, si comprende il margine di ritardo che le nostre scuole soffrono nei confronti dei paesi più avanzati.

Così, spesso le scuole sono costrette a darsi da fare, con il fai da te. Come ad esempio, presso un liceo romano, si sono invitati i genitori a donare computer e attrezzature informatiche per dotare la scuola di un minimo utile per aggiornare la didattica.

Senza  un aggiornamento delle infrastrutture, delle dotazioni e della formazione degli insegnanti, l’Italia rischia di perdere l’ennesimo treno dell’innovazione.

Vediamo cosa risponderà il Ministro

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