Noi Quota96 siamo ancora qua… in attesa di andare in pensione. Lettera al PD

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Non vorremmo ripeterci ma non si può scherzare sulle traversie di coloro che sono in attesa di andare in pensione.

Non vorremmo ripeterci ma non si può scherzare sulle traversie di coloro che sono in attesa di andare in pensione.

Forse molti di voi non si sono accorti che sono passati quasi 5 anni dal quel famoso dicembre 2011, quando il governo Monti-Fornero a trazione PD-PDL ha deciso che le regole del diritto non valgono per i lavoratori della scuola, ferrovieri ed esodati.

Abbiamo cercato in questi anni di interloquire con tanti esponenti del vostro partito nelle diverse forme che la nostra creatività è riuscita a elaborare, spesso con rabbia, a volte con ironia e con fiducia, credendo ingenuamente che ci si potesse fidare delle tante promesse che dal 2012 (proposta Ghizzoni-Bastico e successive) provenivano dall’interno dei vostri gruppi parlamentari.

Adesso assistiamo al ribaltamento di tante promesse fatte, non più soltanto il riconoscimento del nostro diritto negato, ma tanti nuovi acronimi (APE o RITA, prestito, anticipo agevolato) che preannunciano altre fregature.

Ai giovani turchi, che oggi scoprono che il governo si è occupato poco di pensioni, ricordiamo che ai vostri parlamentari abbiamo inviato infinite lettere di dati, conti e analisi su Quota96 scuola.

Il Presidente della Commissione Lavoro Damiano, che adesso pensa che APE sia una buona soluzione per chi è senza lavoro in tarda età, sa anche bene che in Commissione si sono arenate le proposte di legge di riforma della Fornero sulla flessibilità in uscita e su un massimo di contributi per uscire senza penalità, per non parlare dei lavoratori precoci e dei lavori usuranti, a cui sono soggetti i docenti di Quota96 scuola, per l’ostruzionismo di Governo, INPS e RDS.

A Bersani e agli altri esponenti del PD che in direzione scoprono il dramma dei pensionati e dei mancati pensionati, vorremmo porre una domanda:ma occorreva aspettare 5 anni di governo con il PD forza determinante per scoprire che la legge Fornero era una “porcata”?

Quante lettere abbiamo inviato al suo partito per correggere gli errori più evidenti come Quota96 ed esodati!

Quante iniziative (presidi, conferenze stampa, manifestazioni, sciopero della fame, partecipazioni a trasmissioni TV,…) in questi anni abbiamo attuato per porre alla vostra attenzione il problema delle pensioni!

Al Presidente Renzi e ai suoi Ministri vorremmo solo ricordare quando con un voto di fiducia ha riscritto un emendamento per eliminare la possibilità di uscita dei Quota96, con false promesse di risoluzione successiva (agosto 2014, decreto Madia).

Non ci interessano giochi di corrente all’interno del vostro partito, noi non siamo merce di scambio, a questo punto avariata, per scardinare centri di potere, dopo la batosta elettorale subita, per non avere voluto ascoltare il sentire comune, il disagio della gente, le proteste dei lavoratori.

Siamo ormai abituati ad essere la vittima sacrificale quando si parla di modifiche della Fornero, si salvano altre situazioni, ma i Quota96 scuola sono un tabù, non si può toccare, ne va della finanza nazionale e del rapporto con l’Europa.

Poi scopriamo che il deficit dell’INPS è dovuto a coloro che i contributi non li pagano o non li possono pagare per la crisi economica che voi non sapete gestire dal 2011.

I risparmi annuali di 10 miliardi sulle pensioni della Fornero sono il prezzo che paghiamo, noi lavoratori,per risanare l’economia, perché non volete toccare i privilegi di tante caste.

Non vogliamo privilegi, ma solo i nostri diritti previsti dalle norme di legge, noi non possiamo aspettare a lungo, settembre ci aspetta con l’apertura della scuola.

L’ESTATE STA FINENDO… (Righeira 1985)

Comitato Lavoratori Quota96 Scuola

Francesco Martino

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