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Nel decreto contro il “femminicidio”, la scuola è chiamata a fare la sua parte

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GB – Il Consiglio dei Ministri, nell’ultima seduta prima delle vacanze di Ferragosto, ha approvato il decreto legge 14 agosto 2013, dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere,  nonche’  in  tema  di  protezione  civile  e  di commissariamento delle province.

GB – Il Consiglio dei Ministri, nell’ultima seduta prima delle vacanze di Ferragosto, ha approvato il decreto legge 14 agosto 2013, dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere,  nonche’  in  tema  di  protezione  civile  e  di commissariamento delle province.

All’interno del decreto c’è un comma, precisamente il comma 2b dell’articolo 5, che interessa la scuola.

Il titolo dell’articolo 5 è Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere.

L’articolo 5 nella sua introduzione così recita: " Il Ministro delegato per le pari opportunita’, anche avvalendosi del  Fondo  per  le  politiche  relative  ai  diritti  e  alle   pari opportunita’ di cui all’articolo 19, comma  3,  del  decreto-legge  4 luglio 2006, n. 223, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  4 agosto 2006, n. 248, elabora, con il contributo delle amministrazioni interessate, e adotta, previa acquisizione  del  parere  in  sede  di Conferenza Unificata, un  "Piano  d’azione  straordinario  contro  la violenza sessuale e di genere", di seguito  denominato  "Piano",  che deve essere predisposto  in  sinergia  con  la  nuova  programmazione comunitaria per il periodo 2014-2020. "

Al comma 2 si chiariscono le finalità del Piano e al punto b entra il gioco la scuola , che ha come finalità quella  di promuovere l’educazione alla relazione affettiva, contro la violenza e la discriminazione di genere, nell’ambito della programmazione scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado, con lo scopo di educare e formare gli studenti anche attraverso i libri di testo, che dovranno porre in rilievo tali tematiche.

Ecco il riferimento normativo testuale.

B) promuovere l’educazione alla relazione e contro la violenza  e la discriminazione di genere  nell’ambito  dei  programmi  scolastici delle scuole di ogni ordine  e  grado,  al  fine  di  sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle  donne  e  la  discriminazione  di  genere,  anche   attraverso un’adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo.

 

decreto legge

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