Mobilità scuola. Anief: docenti chiedono trasferimento di sede, ma potrebbero cambiare materia. Turi (UIL): Miur allo sbando

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Il sindacato Anief commenta le nuove procedure di mobilità per l'a.s. 2016/17: ai docenti – parliamo di scuola secondaria, quindi medie e superiori – è stato chiesto di presentare domanda inserendo una classe di concorso sulla base delle vecchie tabelle, malgrado a metà febbraio fossero state pubblicate le nuove. Solo che il conferimento delle nuove sedi di servizio dei docenti potrebbe avvenire invece con le nuove classi concorsuali.

Il sindacato Anief commenta le nuove procedure di mobilità per l'a.s. 2016/17: ai docenti – parliamo di scuola secondaria, quindi medie e superiori – è stato chiesto di presentare domanda inserendo una classe di concorso sulla base delle vecchie tabelle, malgrado a metà febbraio fossero state pubblicate le nuove. Solo che il conferimento delle nuove sedi di servizio dei docenti potrebbe avvenire invece con le nuove classi concorsuali.

Con tutte le conseguenze del caso. Il rimescolamento delle cattedre produrrà l’effetto di portare nelle nuove discipline dei docenti privi di specifica abilitazione all’insegnamento. I quali avevano chiesto solo un trasferimento, ma non certo di insegnare un’altra materia.

Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo di fronte a una situazione assurda. Perché le regole del ‘gioco’ si stabiliscono prima. E non a gara in corso. A pagarne le conseguenze negative saranno gli studenti: privati dei docenti esperti e messi davanti a prof improvvisati su discipline che all’università hanno appena sfiorato.

“Dal Ministero dell’Istruzione ci hanno fatto sapere – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – che il conferimento delle nuove sedi di servizio dei docenti potrebbe avvenire invece con le nuove classi concorsuali. Con tutte le conseguenze del caso. Il rimescolamento delle cattedre produrrà l’effetto di portare nelle nuove discipline dei docenti privi di specifica abilitazione all’insegnamento. I quali avevano chiesto solo un trasferimento, ma non certo di insegnare un’altra materia. Questa disciplina, nella logica del Miur, potrà anche avere una certa attinenza con la propria. Solo che le regole del ‘gioco’ si stabiliscono prima. E non a gara in corso”.

La questione riguarda le cosiddette classi atipiche, e potrebbe essere determinata dalla volontà ministeriale di riassorbire i sovrannumerari.

Commenta la notizia anche l'On. Centemero (FI) " “Non è peraltro pensabile che nel piano di mobilità, oltre a cambiare sede, i docenti debbano anche cambiare la materia insegnata, come se le discipline fossero intercambiabili. Il tema della mobilità dei docenti è estremamente serio: ne va innanzitutto della formazione degli studenti, che hanno diritto alla continuità didattica senza dover subire un continuo cambio di insegnanti. "

E sull'argomento interviene anche il segretario generale della UIL Scuola "Se la notizia venisse confermata saremmo di fronte ad un ennesimo pasticcio del Ministero che non avverte i propri dipendenti di una questione che, se anche potrebbe riguardare pochi docenti, avrebbe dovuto essere chiara prima delle operazioni di mobilità".

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