Mobilità: in Campania necessari 3mila posti sostegno, mentre i docenti di ruolo emigrano al nord

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Esiste o non esiste un caso Campania per quanto riguarda la mobilità 216/17? Secondo i sindacati campani "SI'".

Esiste o non esiste un caso Campania per quanto riguarda la mobilità 216/17? Secondo i sindacati campani "SI'".

La Campania è la regione sulla quale in questi giorni si è concentrata l'attenzione dei media relativamente al fenomeno emigratorio legato ai trasferimenti dei docenti.

Lo scontro si concentra soprattutto sulle cattedre di sostegno che, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Mattino" di oggi, ammancano di ben 3mila cattedre per coprire il fabbisogno della regione, mentre i docenti di sostegno immessi in ruolo lo scorso anno saranno costretti ad emigrare per lavorare.

Cattedre che saranno date in un secondo momento, nel cosiddetto organico di fatto, e che con molta probabilità andranno coperti da docenti senza specializzazione sul sostegno.

La denuncia arriva dagli stessi sindacati della regione che ricordano come il giochetto dell'organico di fatto ha quale unico scopo il risparmio economico.

Esiste, quindi, o no un caso Campania? Esiste un caso Sud, dove i tagli agli organici dall'era Gelmini hanno tagliato migliaia di cattedre rendendo il rapporto tra domanda e offerta legata alle cattedre sproporzionata e costringendo i docenti a spostarsi laddove le cattedre sono state mantenute.

Il giochetto dell'organico di fatto rappresenta un escamotage da anni criticato da docenti e sindacati e che, forse, l'attuale Governo si è impegnato ad affrontare.

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