Mobilità 2016/17. Sindacati: no agli ambiti territoriali. Tutelare sovrannumerari, permettere a tutti mobilità interprovinciale, anche da fase 0 e A, e da concorso

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E' stata avviata la fase di contrattazione per il contratto sulla mobilità 2016/17. Il confronto sarà ancora molto serrato e particolarmente complesso, ma oggi i sindacati hanno presentato un documento sul quale l'Amministrazione dovrà dare delle risposte.

E' stata avviata la fase di contrattazione per il contratto sulla mobilità 2016/17. Il confronto sarà ancora molto serrato e particolarmente complesso, ma oggi i sindacati hanno presentato un documento sul quale l'Amministrazione dovrà dare delle risposte.

Sappiamo – grazie alle dichiarazioni dell'On. Coscia (PD) che il Miur è al lavoro per la ricerca di soluzioni che possano correggere le storture insite nell'applicazione della legge 107/2015.

Analizziamo le richieste presentate dai sindacati.

No all'attivazione degli ambiti territoriali per la mobilità 2016/17

La legge prevede la loro definizione entro il 30 giugno 2016, dopo aver "sentito Regioni e EE.LL.", quindi con tempi non compatibili con la domanda di mobilità, che dovrà essere presentata massimo entro marzo 2016, per poter consentire agli uffici di lavorare con serenità e disporre la pubblicazione degli esiti in estate, come avviene annualmente. Si ricordi inoltre che la trasformazione dei ruoli da provinciale a regionale, articolati in ambiti territoriali, avverrà solo dal 1° settembre 2016. Pertanto non si può prevedere che la presentaizone delle domande con le regole attuali.

Anche per i docenti la mobilità deve rimanere annuale

I sindacati ritengono che il CCNI in discussione debba regolare esclusivamente la mobilità territoriale e professionale per l'a.s. 2016-2017, considerato che nulla cambia con la legge 107/15 sulla cadenza annuale per gli insegnanti di religione cattolica, il personale educativo ed ATA.

Mobilità provinciale

I sindacati chiedono di mantenere le regoli attuali.

Questo perchè il comma 73 prevede che i neoassunti in fase 0 e A hanno diritto ad avere la sede (scuola) definitiva con le regole attuali. Alla luce di ciò non è accettabile che chi è già di ruolo non possa avere altra sede con le stesse regole.

Inoltre, se chi è già titolare di scuola e di ruolo dovesse diventare soprannumerario per il 2016-2017, è evidente che potrà presentare domanda per avere una nuova titolarità. Una attenzione particolare (ovvero lo stesso trattamento) va riservata ai docenti soprannumerari e a chi è stato trasferito d'ufficio per il 2015-2016 o negli ultimi 8 anni, che dovrà avere diritto a presentare domanda per esercitare il diritto al rientro in presenza di posti disponibili nella ex scuola

. Inoltre le OO.SS. chiedono che i docenti di sostegno titolari su posti DOS possano presentare domanda di mobilità volontaria per acquisire una titolarità, dal momento che i posti di sostegno (salvo quelli in deroga) rientreranno tutti nell'organico dell'autonomia.

Mobilità interprovinciale per tutti i neoassunti, in tutte le fasi.

I sindacati fanno notare al Miur che a prescindere se sarà per provincia o per ambiti, oppure se si potranno chiedere anche le scuole o meno, è evidente che si potrà volontariamente chiedere qualsiasi provincia, visto che la legge dice: “per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale” (comma 108)! N

on è pensabile, quindi, che chi è assunto in fase B o C dalle GAE possa chiedere la mobilità “per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale”, mentre chi è assunto in fase Zero o A, oppure nella stessa fase B o C, ma dalle graduatorie del concorso, mantenga il vincolo di divieto triennale! Il comma 108 sembra “dimenticare” i docenti assunti di cui al comma 96 lettera “a” (concorso) nella fase b – c. Le OO.SS. chiedono, per regioni di equità, di consentire la mobilità interprovinciale nell'ambito del piano straordinario a tutti i neo assunti.

Leggi il documento presentato

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