Il Ministro pronto a scommettere sulla tenuta del governo, parla di immissioni in ruolo, concorso, libri di testo, mobilitazioni studentesche

Di Lalla
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red – In una intervista a Radio Capital il Ministro cerca di infondere ottimimismo sulla tenuta del governo, indispensabile per il lavoro di riforma e progettualità appena intrapreso.

red – In una intervista a Radio Capital il Ministro cerca di infondere ottimimismo sulla tenuta del governo, indispensabile per il lavoro di riforma e progettualità appena intrapreso.

Piano triennale di immissioni in ruolo

D. "Ministro, ce la facciamo a varare il piano triennale di assunzioni?"

R. "Ce la facciamo perchè il decreto per gli insegnanit di ssosttgno il piano di sostegno mette nero su bianco la programmazione, il piano di 69.000 è una ripartenza del piano triennale a cui poi dovranno essere destinate le misure anno per anno, ma è un modo per definire quante immissioni in ruolo faremo e anche un modo di chiarezza"

Il concorso a cattedra 2012

D. Parliamo del concorsone, una beffa per i 2/3 vincitori che non hanno avuto il ruolo

R. " Questo concorso, per le immissioni in ruolo dura 3 anni. Stiamo preparando una conferenza stampa in cui renderemo note tutte le immissioni in ruolo e l’andamento dei concorsi regione per regione, faremo una riunione in streaming con i direttori degli USR per informare di cosa è accaduto, un’operazione trasparenza. In molte regioni è finito il processo, in altre ci sono stati dei problemi."

Le misure per i libri di testo

Il Ministro "Abbiamo fatto arrabbiare qualche editore, qualche professore, ma abbiamo preso una misura che va nell’ambito dell’equità, abbiamo detto che non è obbligatorio rinnovare i libri, si possono utilizzare testi in edizioni precedenti, abbiamo dato la possibilità di acquistare in comodato d’uso agli studenti con difficoltà economiche, i libri consigliati devono essere di un certo tipo e si pososno addirittura non utilizzare i libri di testo ma altri materiali"

Le proteste degli studenti

D. Lei è mai scesa in piazza per protestare?

R. "Sia al liceo che all’università partecipavo alle assemblee studentesche, ero presente alla Pantera. Capisco alcune proteste, ne capisco le ragioni perchè sono stata studentessa anche io e ho protestato anche io. La risposta è il dialogo . Io ho protestato per il costo dell’istruzione, per la libertà di insegnamento, per avere tanti investimenti in più per lascuola e l’università

Questo non significa che gli studenti abbiano sempre ragione, ma dalle associazioni studentesche ho avuto contributi di qualità, sono una ricchezza per la scuola. "

Scuola 2.0

Il Ministro "Manca ancora tanto, ci sono scuole molto avanti, attraverso donazioni liberali, altre sono indietero. Bisogna puntare alla defiscalizzazione delle donazioni"

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