Lega presenta emendamento per mobilità straordinaria prima delle assunzioni

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La riforma della scuola, se sarà attuata così come nel testo del DDL, cambierà le regole della mobilità. La Lega ha presentato due emendamenti.

La riforma della scuola, se sarà attuata così come nel testo del DDL, cambierà le regole della mobilità. La Lega ha presentato due emendamenti.

Dal prossimo anno la mobilità, se saranno istituiti gli albi regionali, avrà regole diverse. Negli albi, infatti, confluiranno i neoassunti e i docenti che chiederanno la mobilità e rappresenteranno il serbatoio dal quale il preside potrà attingere per assumere i docenti nella scuola che dirige.

Prospettiva che ha messo in allarme i docenti che, a causa dei blocchi pluriennali per la mobilità, non hanno ancora potuto presentare domanda o, pur avendola presentata, non sono stati soddisfatti nella richiesta a causa dell'esiguità dei posti a disposizione. 

Altro emendamento chiede che la mobilità dei neoassunti chehanno superato l'anno di prova deve precedere le assunzioni previste dalla riforma.

Il testo dell'emendamento 1 presentato dalla Lega

EMENDAMENTO AL DDL N. 2994
AGGIUNTIVO ALL'ARTICOLO 8, PRIMA DEL COMMA 1
(mobilità)

1. Per l’anno scolastico 2015/2016, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato ad attuare un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale del personale di ruolo per le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado di istruzione, per la copertura dei posti vacanti e disponibili negli organici dell’autonomia determinati entro il 30 maggio 2015 per posti comuni e per quelli di sostegno.

2. Le operazioni al comma 1 devono avvenire prima dell'attuazione del piano straordinario delle immissioni in ruolo

3. I posti nell’organico dell’autonomia inutilizzati nelle operazioni di mobilità sono destinati alle immissioni in ruolo.

RELAZIONE

1- Permettere ai docenti di ruolo che hanno assolto gli obblighi di legge di usufruire della mobilità territoriale e professionale NON crea iniquità o spese aggiuntive: chi si trasferisce o ottiene un passaggio automaticamente libera il ruolo di appartenenza che può essere immediatamente usato per le immissioni di settembre; ma i due momenti non possono essere assimilati, perché si tratta di persone (chi è di ruolo) "dipendenti del Miur" con alle spalle il superamento dell'anno di prova e che durante questo anno scolastico possono esercitare il diritto alla mobilità, e di persone che non sono ancora in ruolo e quel diritto non possono ancora esercitarlo. Non è discriminazione.

2- Tutti sono al corrente che moltissime delle cattedre "disponibili" (fino ad ora non utili alla mobilità) sono molto spesso "cattedre vacanti mascherate". Questo dato è verificabile anche ad occhio nudo, perché il ripetersi anno dopo anno di organici con le stesse cattedre chiamate "disponibili", fa chiaramente pensare che di fatto siano "vacanti"1. Per eludere la possibilità di nuovi ricorsi volti alla ricerca di un ipotetico dolo alla base di un organico rosicato da dedicare alla mobilità a fronte dei numerosi posti che nasceranno pochissimo tempo dopo per le immissioni in ruolo, forse sarebbe meglio far precedere le immissioni in ruolo da un piano straordinario di mobilità su tutti i posti sia disponibili, sia vacanti: senza questo tipo di allargamento di disponibilità di posti, un piano straordinario di mobilità sarebbe assolutamente inutile (è come dare dei soldi ad un bambino per comprare del pane e chiudere le panetterie);

3- Avendo il vincolo triennale di permanenza provinciale, i neoimmessi in ruolo rischiano di bloccare la mobilità del personale già in ruolo per almeno tre anni. Per l'anno scolastico 2015/2016, il piano straordinario di assunzioni va dunque necessariamente preceduto da un piano straordinario di mobilità reale, quindi su tutti i posti disponibili e vacanti da attuarsi prima delle immissioni in ruolo di settembre 2015.

4- Se gli organici verranno presentati entro il 30 maggio, ovviamente anche le operazioni relative ai movimenti di mobilità e la relativa pubblicazione dei risultati potrebbero slittare. Chi presenta domanda per essere trasferito o avere un passaggio, sapendo che il ritardo delle operazioni dipende da un piano straordinario per la mobilità, sarà ben contento di avere più possibilità di ottenere ciò che chiede.

5- Fasi delle operazioni di mobilità e di immissioni in ruolo:

1- formare gli organici dell’autonomia per l'anno scolastico 2015/2016
2- assegnare i trasferimenti e i passaggi di ruolo su TUTTI I POSTI (VACANTI E DISPONIBILI) per il personale già in ruolo e che concluso l'anno di prova
3- SOLO A QUESTO PUNTO procedere con le immissioni in ruolo, in questo modo il numero dei posti da dedicare alle immissioni sarebbe sempre lo stesso, in quanto chi ottiene trasferimento lascia libero il posto da cui arriva e si può assegnare al neoimmesso in ruolo.

PERCHE' E' NECESSARIO CHE IL PIANO STRAORDINARIO DI MOBILITA' PRECEDA LE IMMISSIONI IN RUOLO

Le operazioni di mobilità non possono essere effettuate su chi è iscritto in GAE, GI, GM in quanto un dipendente chiede il trasferimento al suo datore di lavoro dopo la sua assunzione. Per legge, quindi DOPO la sua immissione in ruolo e lo svolgimento del suo anno di prova che nelle scuola termina il 31/8. Chi attualmente è in GAE, GI o GM potrà fare domanda di mobilità SOLO dall'anno scolastico 2016/2017, perché se entrerà in ruolo il 1 settembre 2015, dovrà svolgere l'anno di prova che si concluderà il 31/8/2016 e aspettare il bando per la mobilità che, fino ad ora è sempre uscito in primavera, quindi dal marzo 2017 o, se entra in vigore l'organico dell'autonomia, dal 2019.

Se alla revisione straordinaria delle scelte operate per le preferenze provinciali di chi è iscritto in GAE, GM ed eventualmente in GI non si premette una mobilità straordinaria per il personale già in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, si opererà una disparità di trattamento che perdurerà anni. Una vera e propria discriminazione.

Esempio: se alla collega A di Catania che è inserita in GAE o GI a Torino, si permette di reiscriversi in GAE o GI a Catania e sarà immessa in ruolo a Catania perché c'è la disposizione di un organico che comprende sia le cattedre di diritto che di fatto, sia posti vacanti che disponibili, sia l'organico su posto comune che funzionale, la collega B, sempre di Catania che da 15 anni è in ruolo a Torino e fino ad ora non ha ottenuto il trasferimento perché l'organico a disposizione è sempre stato rosicato ai soli posti vacanti, è ovvio che non si trasferirà più per anni, in quanto la collega A starà a Catania… al massimo si spera nei pensionamenti, ma ci sono molte persone che usufruiscono della legge 104 e troppi parenti di militari che hanno la precedenza rispetto a tutti gli altri. Quindi i colleghi del Sud intrappolati al Nord temono una revisione delle scelte operate dagli iscritti in GAE e GM, perché in quel caso non ci sarebbero pari opportunità di trattamento, dato che a loro la possibilità di rivedere la scelta di accettare il ruolo lontano da casa è data solo attraverso la mobilità, operata però solo su posti vacanti (a fronte delle immissioni che sono invece assegnate su posti vacanti e disponibili).

Il testo dell'emendamento 2 presentato dalla Lega

EMENDAMENTO AL DDL N. 2994
 AGGIUNTIVO ALL'ARTICOLO 8, DOPO IL COMMA 1
 (mobilità)

Integrazione art. 8, attuale comma 1, alla fine del primo periodo viene aggiunto: “residuali alle operazioni di mobilità territoriale e professionale straordinaria dei docenti di ruolo, che concorrono alla copertura dei posti in organico”.

RELAZIONE
L'emendamento serve a specificare che la mobilità straordinaria per i docenti attualmente già in ruolo e che hanno già superato l'anno di prova deve precedere le immissioni in ruolo delle persone attualmente inserite in GAE, GM ed eventualmente in GI. Il termine "residuali" indica che chi si trasferisce o ottiene un passaggio, automaticamente libera il ruolo di appartenenza che può essere immediatamente usato al fine delle immissioni di settembre per la copertura dei posti in organico. Usare sia per la mobilità straordinaria sia per le immissioni in ruolo tutti i posti in organico (disponibili e vacanti) è l'unico modo per evitare disparità di trattamento fra il personale attualmente già in ruolo e chi lo diventerà.

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